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Attanasio, 43 borse di studio per portare avanti i suoi ideali

Quarantatré borse di studio per l’iscrizione a un corso di laurea triennale o magistrale presso l’Università eCampus e per altrettanti corsi abilitanti di italiano; 43 studenti beneficiari che saranno selezionati da 12 paesi: Afghanistan, Albania, Algeria, Etiopia, Libia, Marocco, Niger, Nigeria. E ancora Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Somalia, Tunisia. Questo il progetto presentato oggi alla Farnesina, nel secondo anniversario della scomparsa dell’ambasciatore Luca Attanasio - cui sono dedicate le borse di studio - nell’agguato in cui hanno perso la vita anche il Carabiniere Vittorio Iacovacci e il loro autista Mustapha Milambo. Sotto il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Università e della Ricerca, la Fondazione Mama Sofia, fondata nel 2017 da Attanasio e da sua moglie Zakia, erogherà le borse in continuazione del lavoro intrapreso dal giovane ambasciatore prima della sua scomparsa. Un progetto che, come ha sottolineato in un videomessaggio Antonio Tajani, vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, rende omaggio alla “loro dedizione, passione e senso dello stato” che sono gli stessi con i quali “i nostri diplomatici rappresentano l’Italia nel mondo, tutelando e promuovendo l’interesse nazionale delle nostre imprese di tutti i cittadini italiani”. Ettore Francesco Sequi, segretario generale della Farnesina, è intervenuto al lancio del progetto, sottolineando come si inserisca “nell’ambito dello sforzo della Farnesina volto a promuovere l’attrazione di talenti stranieri in Italia e la valorizzazione all’estero del modello formativo italiano”. Scopo dell’iniziativa è “consolidare rapporti di cooperazione mutuamente vantaggiosi coi Paesi del Sud del mondo e sostenere lo sviluppo locale delle giovani generazioni e consolidare rapporti di cooperazione mutuamente vantaggiosi coi Paesi del Sud del mondo e sostenere lo sviluppo locale delle giovani generazioni”. Gli ideali di pace, giustizia e solidarietà tra i popoli portati avanti da Luca Attanasio sono anche alla base di questo progetto di 43 borse di studio da destinare ad altrettanti giovani da 12 Paesi “per dare loro la possibilità di realizzare propri sogni, impegnandosi a realizzarli”, come sottolineato da Zakia Seddiki Attanasio, moglie dell’ambasciatore scomparso in Congo e fondatrice della Fondazione Mama Sofia. In collegamento da Kinshasa, Zakia ha rivolto un “pensiero di affetto e vicinanza alle popolazioni colpite dal conflitto in Ucraina e a tante vite umane piagate da ogni forma di aggressione in Africa, Medio Oriente e in Asia: restare indifferenti equivale a essere complici di chi ha provocato tali ingiustizie. Il mio augurio è che in un futuro non molto lontano la guerra cessi di essere considerata una soluzione o una possibilità di vittoria perché nasce e termina, sempre, come una sconfitta”.

“Le borse di studio, intitolate alla sua memoria, daranno l’opportunità a giovani studenti di consolidare le proprie conoscenze nel contesto del sistema italiano di Alta Formazione e costruirsi un futuro professionale e questo sarà il più bel tributo all’umanità e alla dedizione alle persone che hanno connotato l’attività dell'Ambasciatore Attanasio”, ha dichiarato Gianluigi Consoli, direttore generale dell’Internazionalizzazione e della Comunicazione del Ministero dell’Università e della Ricerca. Patrocinio al progetto è stato anche dal Ministero dell’Istruzione e del Merito, perché “l’istruzione è uno strumento formidabile, forse il più potente, per combattere la povertà e la violenza” e “per garantire concrete prospettive per il futuro ai giovani, soprattutto quelli più svantaggiati”, come ha evidenziato la capo dipartimento per il Sistema educativo di Istruzione e Formazione del suddetto Ministero, Carmela Palumbo. Il progetto “Borse di Studio Ambasciatore Luca Attanasio”, presentato a dicembre 2022 in occasione della XV Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori d’Italia nel mondo, è supportato anche dall’Università eCampus, responsabile dell’erogazione dei corsi, dall’ANPIT (Associazione Nazionale per l’Industria e il Terziario) e dalla società Vexavit Italia. Per Alfonso Lovito, direttore generale di eCampus e socio fondatore di Mama Sofia, l’erogazione delle borse di studio rappresenta “un gesto che ci vede protagonisti nella diffusione della lingua e della cultura italiana nel mondo”, “un gesto che può permettere a studenti che non ne avrebbero avuto possibilità, di trovare la via della realizzazione”. All’evento, tenutosi presso la Sala Attanasio della Farnesina, hanno preso parte anche Carlo Lo Cascio, vice segretario generale del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale; Lidia Dimasi, responsabile Relazioni istituzionali dell’ANPIT; Placido Bramanti, presidente di Vexavit Italia. In collegamento da Kinshasa anche l’Ambasciatore d’Italia nella Repubblica Democratica del Congo, Alberto Petrangeli, che ha elencato le attività previste in loco nel corso della giornata per ricordare l’ambasciatore Attanasio. Petrangeli ha anche fatto sapere che “le borse di studio verranno presentate in serata alla comunità congolese e i bandi pubblicati sul sito dell’ambasciata”. Secondo l’ambasciatore, è un aspetto importante quello di promozione della lingua italiana che sottende l’iniziativa perché “c’è un grande affetto e attenzione nei confronti dell’Italia che Luca ha saputo ravvivare e consolidare”. (nog – 22 feb)

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