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Migranti, psicologa Msf: per superstiti e parenti vittime situazione davvero difficile

Crotone, 1 mar – "Ieri è stata una giornata tragica e difficile per tutti, abbiamo aiutato i sopravvissuti del naufragio a riconoscere le salme dei propri familiari e poi li abbiamo accompagnati a fare l'ultimo saluto alle proprie famiglie. C'era, ad esempio, un signore afgano che ha perso la propria moglie e i tre figli di cui il più piccolo ha soli 5 anni. È stato un momento difficile e difficile è anche esprimere questo dolore a parole". È il racconto Mara Eliana Tunno, psicologa di Medici Senza Frontiere, che si trova a Crotone insieme a una equipe di Msf proprio per prestare sostegno psicologico ai superstiti del naufragio di domenica scorsa. Ci sono poi i familiari venuti dall'estero, dalla Germania, dall'Austria, a cui molti naufraghi desideravano ricongiungersi: "Abbiamo cercato di facilitare il ritrovamento di persone che magari sono in ospedale, ma purtroppo la maggior parte di loro si trovano tra le salme – spiega la dottoressa Tunno - In particolare abbiamo assistito una donna che è venuta dalla Germania per cercare suo figlio, che purtroppo è deceduto: una signora afgana che era in situazione veramente shock, di disorientamento, abbiamo cercato di assisterla psicologicamente per ore ma è stato veramente difficile calmarla". Per Mara Tunno "sono situazioni davvero molto tragiche, la maggior pare dei sopravvissuti ha perso dei familiari e per ore abbiamo cercato di supportare ognuno di loro, di avvisare le famiglie lontane".

(PO / Sis)

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