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Servizi consolari, il Console a Caracas: Così promuoviamo l’interesse nazionale

Servizi consolari, il Console a Caracas: Così promuoviamo l’interesse nazionale

Negli ultimi giorni l'Ambasciata d’Italia in Venezuela, il Consolato Generale d’Italia a Caracas e quello di Maracaibo, hanno reso pubblica la decisione di dissociarsi dalla “Fondazione Ospedaliera Italiana del Venezuela”. La scelta è stata presa dopo la riforma dello statuto della Fondazione operata nel febbraio scorso che ha soppresso l’Assemblea Generale dei Soci Fondatori e Benefattori, istituendo il Consiglio di Amministrazione come massima autorità della fondazione, ed escludendo dunque le rappresentanze ufficiali italiane dalla gestione delle attività. Una situazione che però non intacca la loro operatività nell'assistenza ai connazionali in Venezuela. “Nel 2021 abbiamo realizzato 13.798 interventi di assistenza economica e medica in favore di connazionali bisognosi al di fuori della cornice dell’Ospedale Italiano”, ci spiega il Console Generale a Caracas, Nicola Occhipinti. Il Consolato Generale infatti può vantare un notevole impegno in termini di servizi erogati, che secondo Occhipinti soddisfano pienamente la domanda: “Significa aver tramutato utopia in realtà”, assicura. “Abbiamo stroncato il fenomeno corruttivo della vendita di appuntamenti grazie alla ricezione di tutti gli utenti con tempistica immediata. Chi chiede l’emissione del passaporto a Caracas può indicare il suo giorno preferito per l’appuntamento, viene ricevuto e in un’ora esce con il passaporto nelle sue mani”.
In Venezuela vivono attualmente 155.150 italiani iscritti presso l'Anagrafe dei residenti all'estero, ma si calcola che gli italo-discendenti in condizioni di ottenere la cittadinanza, e quindi di accedere ai servizi consolari, siano circa 3 milioni. Che però non rappresentano solo una complessità, ma anche un'opportunità per il futuro. “Ogni italiano all’estero onesto è un Ambasciatore dell’Italia”, sostiene Occhipinti. E aggiunge: “In ogni individuo e in ogni famiglia cresce il desiderio di recarsi in Italia in vacanza, di studiare in Italia, di emigrare in Italia attraversando l’oceano in senso contrario rispetto ai nonni e compensando i drammatici fenomeni della fuga di cervelli e del basso tasso di natalità. Di scegliere il Bel Paese quale luogo del ‘buen retiro’ nel caso degli over 60 che comprano una casa in Italia, di comprare più macchinari e più prodotti Made in Italy”. Secondo il console, dunque, l'efficienza dei servizi consolari comporta anche una maggior predisposizione alla spesa in beni e servizi provenienti dall'Italia, e quindi amplierebbe di gran lunga il contributo degli italiani all'estero in favore dell'economia. “Efficienza e cordialità, facendo finalmente sentire lo Stato al fianco dei connazionali, hanno rafforzato l’orgoglio nazionale, il senso di appartenenza, il sentimento di patriottismo, l’amore per la Madrepatria” conclude Occhipinti. “In tal modo stiamo contribuendo a promuovere l’interesse nazionale”. (fel – 22 mar)

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