Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

DECARO: NON ABBIAMO
PROGETTI IN RITARDO

“Ma perché tutti parlano dei ritardi dei Comuni? È incomprensibile. Abbiamo a disposizione 40 miliardi, che sono tanti ma valgono il 19% del Pnrr, e abbiamo presentato progetti per 80; i cronoprogrammi non prevedono ancora l'avvio delle opere, e la Corte dei conti che ha elencato i problemi del Piano ha invece elogiato la risposta dei Comuni. Noi ora non abbiamo progetti in ritardo, quindi nemmeno opere a cui rinunciare”. Da presidente dell'Anci, il sindaco di Bari Antonio Decaro ha un compito doppiamente delicato nel dibattito che si è infiammato intorno agli inciampi del Recovery italiano: deve respingere gli attacchi esterni, che puntano il dito contro i Comuni, e deve anche gestire il fronte interno, animato da sindaci che chiedono di ottenere più fondi togliendoli ad altri accusati di non riuscire a spendere. Anche per questo, intervistato dal Sole 24 Ore, chiede di “fermare subito lo scaricabarile perché in gioco c'è la credibilità del Paese in Europa ma anche nei confronti dei cittadini. Pensiamo a come risolvere i problemi, non a come distribuire le colpe”. Quali sono dunque le richieste più urgenti, mentre al Senato entra nel vivo l'esame del decreto Pnrr-ter? “Sono tre, ma solo per le prime due servono norme. Bisogna permettere ai Comuni di fare assunzioni a tempo determinato con la prospettiva di una stabilizzazione per una parte di queste persone, che altrimenti non vengono a lavorare da noi. Lo faremmo nel nostro turn over, con soldi nostri, senza chiedere nulla a nessuno. E bisogna cambiare le procedure sulle autorizzazioni con una conferenza decisoria unica in 30 giorni. Non servono poi nuove leggi per semplificare il Regis, che così com'è non funziona”. (31 mar - deg)

(© 9Colonne - citare la fonte)