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direttore Paolo Pagliaro

VETRO, PRODUZIONE PACKAGING AUMENTA NEL 2022

Salute, gusto e sostenibilità sono i tre driver che spingono il “made in vetro”. Nel 2022, nonostante la crisi energetica e l’onda lunga del Covid, la produzione di bottiglie e vasi è aumentata per rispondere ai bisogni di sicurezza e di sostenibilità ambientale richieste dai consumatori, ma anche per accompagnare il successo dei prodotti a marchio Italia che ha visto sempre più bottiglie di vino, e soprattutto spumante, prendere la via dell’estero. La produzione di bottiglie è aumentata dell’1,5% immettendo sul mercato oltre 2 miliardi di “pezzi”, e quella di vasetti del 2,5%. Ma per riportare il settore sulla strada della normalità ci sono ancora alcuni fattori critici: la volatilità dei prezzi energetici e l’aumento del prezzo del rottame a livelli mai raggiunti in precedenza, passando da circa 25 euro/ton a 200 euro/ton. Questo aumento, oltre ad incidere sul costo dei contenitori (il rottame rappresenta, nella media circa la metà delle materie prime usate per la produzione di vetro e 1/3 del costo di produzione), pone un rischio in termini di mantenimento degli obiettivi di riciclo e di circolarità del settore: il costo di utilizzo del rottame ha ormai superato, infatti, quello della materia prima. L’aggiornamento dei dati di produzione del packaging in vetro e il check up sullo stato di salute del settore è stato fornito da Assovetro, l’Associazione nazionale dei produttori di vetro aderente a Confindustria. “Nonostante il perdurare di fattori critici, l’industria del packaging in vetro – ha dichiarato Roberto Cardini, presidente della sezione contenitori di Assovetro – ha continuato a crescere. Il 2023 dovrebbe essere un anno di assestamento per permetterci di affrontare le sfide del futuro dell’industria del packaging in vetro, come quella della decarbonizzazione con la ricerca di nuovi vettori energetici”. (25 mag / red - peg)

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