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PNRR, FITTO: SERVE UNA VISIONE A LUNGO TERMINE

“L’Italia non è in ritardo sui piani di attuazione del Pnrr, dal momento che solo quattro Paesi europei hanno già presentato richiesta di modifica del loro Pnrr nazionale. Un angolo di visuale europeo ci permette di comprendere che l’Italia è in ‘ritardo’ insieme ad altri 23 Paesi dell’Ue”. Così Raffaele Fitto, Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione ed il PNRR, durante il format “Come cambia il Pnrr, a partire da energia e fondi di coesione” nell’ambito del Festival dell’Economia, in corso a Trento. “Parlare di ritardi - ha continuato - è singolare. Affrontare il tema sulla necessità di avere una visione organica è indispensabile perché se la Commissione Europea ha messo in campo il REPowerEU, dobbiamo comprendere che questo è un lavoro importante e complesso che deve ridefinire gli ambiti di intervento”. Fitto ha negato, quindi, che ci siano ritardi di attuazione, ma c’è “un lavoro molto importante e complesso che si sta portando avanti”. L’obiettivo, anche in un’ottica di confronto con la Commissione Europea è “fare le cose fatte bene”. Il ministro ha precisato che per il governo la data di presentazione del progetto di revisione del Pnrr è il 31 agosto, non prima: "Oggi abbiamo una finestra del 31 agosto, anche perché concentrarsi solo sugli obiettivi intermedi e a breve scadenza sarebbe un errore: il nostro angolo di visuale arriva al 2026". “Nella mia informativa in parlamento - ha chiosato Fitto - il 30 giugno abbiamo la scadenza per gli asili nido, che non potranno avere l’assegnazione come previsto”. Il ministro ha spiegato che il Governo ha in mente di “modificare una tappa intermedia che non sarà portata a termine” perché, così facendo, “si possono far rientrare quei Comuni che sono in ritardo, non riuscendo a rispettare il termine del 30 giugno, e mantenere la data di scadenza finale”. (nog - 26 mag)

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