Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

URSO: SERVE UNA NUOVA POLITICA INDUSTRIALE

"Oggi più che mai credo sia necessaria una politica industriale, a fronte anche dei fenomeni geopolitici e geoeconomici globali e in merito agli obiettivi che come Unione Europea ci siamo posti della transizione ecologica e digitale". Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso al Teatro Sociale ha aperto il dialogo con il giornalista del Sole 24 Ore Carmine Fotina, su un tema cardine per il futuro del nostro Paese. Prendendo ad esempio gli Stati Uniti, che hanno realizzato alcune misure statali strategiche per incoraggiare il rientro della produzione e degli investimenti, rispondendo così alla sfida sistemica cinese, anche l'Europa e l'Italia dovrebbero possedere "una politica industriale significativa, chiara e assertiva", capace di rispondere alle sfide della Cina e intraprendendo un cammino comune parallelo e non contrapposto agli USA. "Di questo parlerò giovedì prossimo a Washington", ha annunciato Urso dal palco del Festival dell'Economia di Trento.Il ministro ha poi affrontato varie tematiche correlate alla necessità di una politica industriale ben definita. Ad esempio ha ricordato che le 34 materie prime necessarie ad attuare la transizione ecologica ed energetica al momento non sono nella disponibilità diretta dell'industria estrattiva e questo rischia di far cadere le potenze economiche occidentali in una condizione di subordinazione verso la Cina, che detiene il monopolio globale, in modo del tutto simile a come è avvenuto nei confronti della Russia per il gas. Per far questo almeno il 10% delle materie critiche dovremmo recuperarle in Italia nei prossimi sei anni, se volessimo davvero andare incontro ad una rivoluzione che vede al centro l'elettrico. Nel ripercorrere la vicenda dello stop ai motori endotermici entro il 2035, ipotizzato a livello europeo, Urso ha fatto presente che proprio grazie all'azione politica dell'Italia la strada da percorrere è divenuta una "un'autostrada a più corsie, dove ogni combustibile sarà analizzato sul principio della neutralità tecnologica". Venendo alle questioni più strettamente italiane poi, è necessario intanto razionalizzare e indirizzare gli incentivi per una grande politica industriale. (red – 28 mag)

(© 9Colonne - citare la fonte)