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direttore Paolo Pagliaro

PNRR, MONTI: EVITARE
SCONTRO ISTITUZIONALE

“Se il governo ha delle eccezioni sui rilievi che gli vengono mossi dalla Corte dei Conti, come da qualsiasi altro organo istituzionale, lo può ovviamente fare e circostanziare: quello che va evitato, a mio parere, è dare l’impressione dell’insofferenza verso la separazione dei poteri”. Intervistato da Repubblica, l’ex presidente del consiglio Mario Monti ha una preoccupazione: che sul Pnrr si infranga il rapporto costruttivo e favorevole che, con sorpresa di molti, il governo Meloni intrattiene con l’Europa. “Un segnale negativo – dice il professore-senatore-ex premier sarebbe uno scontro istituzionale fra i poteri dello Stato”. Quindi non si toccano i “controlli concomitanti” né alcuna altra attribuzione della magistratura contabile? “La nostra democrazia, come quella degli altri Paesi, contempla l’azione di organismi di controllo che devono essere indipendenti dal gioco politico, e questo nell’interesse di lungo termine del Paese. È come la banca centrale, nazionale o europea: deve operare nel controllo dell’inflazione senza farsi condizionare, e deve resistere alle pressioni dei governi a largheggiare con la moneta per fini elettorali”. Corriamo questo pericolo? “Attualmente no. È successo nel recente passato, penso al governo gialloverde nel 2018, ma ora il buon senso prevale. È anche una sorpresa, se pensiamo alle dichiarazioni pre-voto delle forze che ora costituiscono la maggioranza. Invece, va dato atto al governo Meloni di avere stupito. Intanto nessuno parla di più dell’Europa come di una entità diversa da noi, che risponde a oscuri complotti orditi da Francia e Germania per annichilirci”. (30 MAG - deg)

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