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direttore Paolo Pagliaro

DURIGON: CGIL E UIL
NON VOGLIONO DIALOGO

“Cgil e Uil finora hanno assunto una posizione poco costruttiva, ma loro rappresentano solo una parte del sindacato. Il governo ha dato delle risposte molto importanti: prima contro il caro bollette e poi aiutando le persone più colpite dall'inflazione”, dice a La Stampa il sottosegretario leghista al Lavoro, Claudio Durigon. L'atteggiamento della Cisl è diverso? “Ha dimostrato di volere il dialogo, capisce il periodo delicato che il Paese sta vivendo e ci stimola sui temi su cui possiamo interagire. Fino ad oggi la Cisl ha sempre dimostrato di avere una posizione critica ma senza perdere di vista la sostenibilità delle misure”. In legge di bilancio si affronterà il tema della riforma delle pensioni? Quota 41 è ormai insostenibile? “Quota 41 certo che è possibile, ma nell'arco della legislatura, la riforma complessiva sarà graduale. Con la legge di bilancio faremo un primo passo che contempli la flessibilità in uscita, come abbiamo fatto l'anno scorso con Quota 103 che consente a 50 mila persone di andare in pensione. È impropriamente chiamata Quota 103 perché permette a chi ha 41 anni di contributi di accedere alla pensione”. È possibile una proroga di Quota 103 anche nel 2024 o il governo sta pensando a una nuova quota? “Lavoreremo per ampliare la Quota 41-62 anni. In che modo lo valuteremo quando sapremo precisamente le risorse a disposizione. La riforma comunque sarà discussa al tavolo con i sindacati”. (31 mag - deg)

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