A inizio maggio il consiglio comunale di San Francisco, nella provincia argentina di Córdoba, ha dichiarato all'unanimità la lingua piemontese come patrimonio intangibile della città. Con quasi 60.000 abitanti, si tratta di una delle città più dinamiche della regione, con una attività industriale riconosciuta nazionalmente ed un settore agricolo da sempre all'avanguardia. Alla base del proprio sviluppo vi è una estesa comunità piemontese, a San Francisco ormai da un secolo e mezzo. “L'idea della dichiarazione di patrimonio sorge in realtà dall'Associazione delle Donne Piemontesi Argentine (Ampra), che lo hanno proposto per prime in alcune cittadine per preservare il patrimonio intangibile della lingua. Qui da noi è stato il municipio a promulgare la dichiarazione all'unanimità, e oggi nella nostra Casa del Piemonte abbiamo anche una targa commemorativa perché tutta la comunità lo sappia”: Norberto Alisio, presidente della sede locale dell'Associazione Famiglia piemontese, spiega a 9colonne che “la relazione tra il Piemonte e San Francisco è datata XIX secolo ed è dovuta alla grande immigrazione giunta fin qui. A partire da questo la nostra città ha stabilito un gemellaggio con Pinerolo, in provincia di Torino, e ormai più avanza il tempo più ci sentiamo vicini alle nostre radici”. La lingua piemontese nei fatti però non si parla più nelle strade di San Francisco. Alisio ci spiega che il suo uso quotidiano si limita ai discendenti più anziani che mantengono ancora qualche uso nella quotidianità delle loro case, spesso molto distanti dal centro della città. “I figli dei piemontesi ai tempi parlavano piemontese, ma a scuola li hanno sempre obbligati ad utilizzare lo spagnolo. Per evitare quindi problemi e spesso anche di essere derisi per uno spagnolo molto precario, le famiglie hanno cominciato ad eliminare l'uso del piemontese”. “Ma con le comunicazioni attuali i discendenti più giovani hanno possibilità di visitare i luoghi dei loro avi e cercano di imparare o mantenere il piemontese una volta tornati a San Francisco”, afferma ancora Alisio. Oggi molti vogliono imparare il piemontese per diffonderlo nella comunità. Ci sono piccoli spazi privati in cui si insegna la lingua dei nonni e c'è un grande interesse nella comunità. (fel - 15 giu)
(© 9Colonne - citare la fonte)