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TURISMO DELLE RADICI

Un tuffo nella natura e nelle tradizioni calabresi

Un tuffo nella natura e nelle tradizioni calabresi

Papasidero, in provincia di Cosenza, è un antico insediamento basiliano in cima a uno sperone roccioso del monte Ciagola, sulla riva sinistra del fiume Lao, posto nel cuore del meraviglioso Parco Nazionale del Pollino. La sua Grotta del Romito contiene una delle più interessanti espressioni dell'arte rupestre del Paleolitico superiore: scoperta nel 1961, è stato dimostrato che essa era abitata già 20.000 anni fa. La grotta ai piedi del Monte Ciagola, infatti, custodisce l'incisione nota come "Bos primigenius", oltre ad alcune sepolture di coppie scheletriche risalenti a 9.200 anni fa, alle quali si aggiunge un ultimo ritrovamento di ossa di un giovane vissuto 14.000 anni fa. L'area, costituita in Parco Archeologico, è fornita di un museo didattico con tutte le informazioni indispensabili per i turisti. Secondo gli storici, la nascita del primo insediamento locale si deve invece all'antica città greca di Skidros, una delle colonie di Sibari, mentre il suo nome potrebbe derivare dal greco "Papàs Isidoros", un monaco bizantino basiliano di un monastero greco-ortodosso della zona. Ad attirare l'attenzione sono principalmente le attrazioni naturali in cui è immerso il borgo: Papasidero è infatti il punto di partenza per escursioni naturalistiche nel Massiccio del Pellegrino e nel Parco Nazionale del Pollino. L'intero territorio del Comune, inoltre, è compreso nella bellissima Riserva Naturale della Valle del Lao, che si estende per oltre 5.000 ettari. Il fiume Lao, uno dei corsi d'acqua più integri e di maggiore significato ecologico di tutta Italia, richiama l'antica colonia greca di Laos e attraversa un suggestivo territorio fatto di gole spettacolari e lussureggianti vallate. Lungo le sue sponde, è possibile fare rafting e muoversi nella natura incontaminata con le canoe, sfidando le rapide. Oltre alle bellezze naturali, il borgo conserva un centro storico dall'impianto tipicamente medievale. Sono da vedere la Chiesa madre di San Costantino e il castello normanno-svevo. Vale la pena anche costeggiare le mura medievali, che presentano delle antiche porte d'ingresso. Tra le numerose tracce lasciate dai monaci, spicca il Santuario della Madonna di Costantinopoli del XVII-XVIII secolo, incastonato in una cornice piena di fascino sulla destra dalla riva del fiume Lao. Molto sentita a Papasidero la devozione per Santa Maria di Costantinopoli: il suo Santuario è meta costante di pellegrinaggio da parte dei devoti calabresi e lucani. Per chi vuole approfondire le radici culturali calabresi, vale la pena partecipare alla festa di San Rocco, che si svolge ad agosto. L'occasione è perfetta per scoprire anche la gastronomia tipica, la quale riflette le tradizioni gastronomiche della regione che spaziano da ricotta fresca e affumicata, formaggio pecorino fresco ("paddata") e stagionato, fino ai salumi quali pancetta, guanciale, capocollo, salsiccia e soppressata. Da provare i "Fusiddi" conditi con sugo di carne di caprettone, "rascatiddi" con ricotta affumicata, "laghini" e "ciciri", zuppa di fagioli bianchi, detti poverelli, e dolci come "mastazzuli", "crispeddi", "pucciddati", "pizzatula", "crocette", sanguinaccio, "zirpoli" e "bocconotti". Non resta che partire alla scoperta della splendida cornice calabrese, tra vallate verdi, sapori indimenticabili e tradizioni tramandate da secoli.
COME ARRIVARE: L'aeroporto più vicino è quello di Lamezia Terme. La stazione ferroviaria di riferimento è quella di Scalea (20 km). In automobile da Roma: prendere A24, seguire A1/E45, A30 e A2 in direzione di SP 3 a Mormanno, uscire a Mormanno, seguire SP 3 in direzione di Via Nicola Dario a Papasidero.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Sulla costa sono da vedere Praia a Mare e Scalea, con le loro meravigliose spiagge. Per chi ama trekking e natura, è da esplorare la Riserva Statale Valle del Fiume Argentino.
https://calabriastraordinaria.it/destinazioni/papasidero-il-richiamo-magico-della-preistoria

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