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TURISMO DELLE RADICI

Prizzi: Sicilia
senza tempo

Prizzi: Sicilia <br> senza tempo

Prizzi è un caratteristico borgo siciliano della città metropolitana di Palermo, sorto sul declivio di uno dei monti dell'Appennino siculo. Ricco di attrattive naturalistiche e storiche e immerso nella natura della Sicilia, Prizzi ha un'origine antichissima che si perde nella Magna Grecia, probabilmente dalla città di Hippana abitata da coloni greci. Di tale insediamento resta l'affascinante anfiteatro, un sito archeologico imperdibile per chi passa per Prizzi. Passeggiando per il centro storico, la prima cosa che colpisce sono i tanti murales dipinti nel 1989 dai tre artisti siciliani, Franco Nocera, Totò Bonanno e Mario Baldi, dedicati al mondo contadino. Colpisce anche l'alto numero di architetture religiose: la Chiesa Madre costruita su un’antica chiesetta dedicata a S. Giorgio; la Chiesa del Santissimo Crocifisso costruita intorno al XVII secolo, sulla preesistente chiesetta di San Biagio, tra le più belle e maestose chiese di Prizzi; la Chiesa di Santa Rosalia costruita intorno agli anni '60; la Chiesa di San Sebastiano, edificata su una preesistente struttura bizantina, posta sulla roccia viva, aperta solo il 20 gennaio in occasione della celebrazione di San Sebastiano e nel periodo natalizio per il Presepe Vivente; la Chiesa di Sant'Antonio Abate, sorta intorno al 1150 e ricostruita nel 1656; la Chiesa di San Francesco, eretta su una primitiva chiesetta dedicata a San Rocco (1295-1327); la Chiesa di Maria SS. delle Grazie, costruita nel 1620 circa, sotto una possente rupe con il campanile situato proprio sulla roccia, chiamato "campanareddu"; e la Chiesa Maria SS. Carmelo, fondata fuori dall'abitato nel 1150 e riadattata nel 1582 dai Carmelitani. Gioielli del territorio di Prizzi sono anche l'Antica Torre bizantina, edificata intorno al 745 come difesa dagli assedi, e il Castello della Margana, risalente al XIV secolo. Menzione speciale per i tre musei del paese, ovvero il Museo Archeologico, che contiene numerosi reperti provenienti da Hippana, il Museo Multimediale San Nicola con proiezione in 3D di filmati riguardanti il patrimonio storico-artistico locale, tra cui i costumi tradizionali, e il Museo Antropologico che conserva diversi oggetti del mondo agro-pastorale prizzese. Sul versante delle radici culturali, sono da scoprire la gastronomia tipica e gli eventi culturali. Nel primo caso, sono da provare soprattutto i formaggi e i famosi dolci siciliani, il tutto accompagnato da vini locali da uve Inzolie e Catarratto. Tra gli appuntamenti tradizionali che animano la vita degli abitanti di Prizzi, è imperdibile la domenica di Pasqua con “U Ballu Di Diavuli”, un rituale antico durante il quale la cittadinanza si veste con costumi tradizionali che rappresentano, appunto, dei diavoli. Da non perdere anche i festeggiamenti per il patrono San Giorgio Martire, il 23 aprile, con relativa processione solenne e fiera del bestiame. In conclusione della visita, vale la pena godersi il panorama siciliano, tra Tagliarino, Monte Scuro, Valle del Sosio e riserva Naturale di Carcaci, condivisa con il Comune di Castronovo.
COME ARRIVARE: L'aeroporto di riferimento è quello di Palermo (59 km), mentre la stazione ferroviaria è quella di Roccapalumba-Alia (30 km). In automobile da Messina (raggiunta con un traghetto da Villa San Giovanni): prendere A20/E90, seguire SS 113 e A20/E90 in direzione di Via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino/SS 113, uscire a Termini Imerese, prendere SS 285, SS 121, SS 189 e SS 188 in direzione di Prizzi.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Per chi cerca un luogo perfetto per il trekking, c'è Monte Genuardo. Da vedere anche il centro storico di Palermo.
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