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TURISMO DELLE RADICI

In Sardegna tra testimonianze antiche e tradizioni

In Sardegna tra testimonianze antiche e tradizioni

Città d’arte e storico punto di riferimento culturale ed economico, Sassari è una perla della Sardegna settentrionale che ha dato i natali a personalità di spicco della storia italiana, come Enrico Berlinguer e i presidenti della Repubblica Antonio Segni e Francesco Cossiga. Capoluogo dell’omonima provincia, nasce nel Medioevo in un territorio calcareo segnato da valli e gole e circondato da boschi e colline coltivate a ulivi. In questo territorio affascinante, si trovano numerose testimonianze di un lontano passato, la più imponente delle quali è l’altare di monte d’Accoddi (IV millennio a.C.), piramide a gradoni che ricorda i santuari mesopotamici, frequentato fino all’età del Bronzo. Nel Sassarese, infatti, sono numerosi i siti archeologici, tra dolmen, domus de Janas, menhir e 150 siti nuragici che punteggiano l’area circostante. Di particolare fascino anche i monumenti storici della città, a partire dalle mura trecentesche, di cui restano ancora sei delle 36 torri iniziali. Al posto del castello, invece, sorse la caserma La Marmora, attualmente sede del museo della Brigata Sassari, protagonista di molte vicende militari del ‘900. La visita prosegue con la Fontana di Rosello e Piazza d’Italia, due simboli della città, e ammirando i numerosi edifici signorili che arricchiscono il centro storico. Tanti anche i musei, come il Mus’A, il Biasi, il padiglione Tavolara e, soprattutto, il museo nazionale Sanna. Per quanto riguarda le architetture religiose, sono imperdibili la Chiesa di sant’Apollinare, l’edificio di culto più antico della città, e la Cattedrale di san Nicola di Bari, costruita a partire dal XIII secolo, risultato del sovrapporsi storico di vari stili architettonici (volte gotiche, facciata barocca, decori classici). Ma Sassari vuol dire anche radici culturali sarde. Nella penultima domenica di maggio si svolge la Cavalcata Sarda, una sfilata di costumi tradizionali la cui eredità è stata tramandata da famiglia in famiglia. A metà agosto è la volta della “festa grande”, la Discesa dei Candelieri, ovvero una processione di monumentali ceri di legno portati a spalla lungo le strade della città fino alla chiesa di santa Maria di Betlem, per sciogliere il voto alla Vergine che, secondo la leggenda, allontanò la peste dalla città. Altro elemento fondamentale per la tradizione sassarese è la cucina tipica, dove spiccano la zuppa a base di fave nota come favata, le “monzette” (lumachine cotte con la pastella), la “cordula” di agnello, lo “ziminu” (interiora del vitello cotte in graticola sulla brace), le sardine alla brace e dolci come “papassini”, “tiricche” e “seadas”. In conclusione, il modo migliore per salutare Sassari è rilassarsi nella natura, nell’oasi verde del parco di Monserrato, nella distesa di sabbia di Platamona o nel golfo dell’Asinara.
COME ARRIVARE: L’aeroporto di riferimento è quello di Alghero (24 km). Sassari è servita da una propria stazione ferroviaria. In automobile da Olbia (raggiunta con un traghetto da Civitavecchia): prendere SS 729, SS 597, SS 729 e E25/SS 131 in direzione di Circonvallazione Variante del Mascari a Sassari, uscire a Sassari Centro da E25/SS 131, continuare su Circonvallazione Variante del Mascari, seguire indicazioni per Sassari.
ALTRI LUOGHI DA VISITARE: Sulla costa è da vedere Porto Torres. Imperdibile anche Stintino e l’Area Marina Protetta Isola dell'Asinara.
https://www.sardegnaturismo.it/it/esplora/sassari

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