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Argentina: un corso per conoscere Calvino nel centenario dalla nascita

Argentina: un corso per conoscere Calvino nel centenario dalla nascita

L'Università Nazionale di Rosario, insieme al Consolato d'Italia, lanciano un seminario virtuale per conoscere in profondità la vita e le opere di Italo Calvino. “Cartografías de un visionario, un fabulador”, è il titolo scelto dai professori Emilio Bellon, italianista e critico d'arte e cinema, e Federico Ferroggiaro, docente, giornalista e scrittore, per questo seminario che parte il prossimo 18 agosto e si estenderà durante 10 incontri. “L'iniziativa di questo seminario risponde a diverse ragioni”, ci spiega il professor Ferroggiaro. “La prima è che ogni anno, dal 2021, offriamo un'attività accademica aperta a studenti, docenti e pubblico in generale che affronti in profondità qualche argomento della letteratura italiana. Con il Prof. Emilio Bellon, abbiamo tenuto un corso dedicato alla Commedia, nel 2021, e, l'anno scorso, abbiamo lavorato su Leonardo Sciascia e la sua opera. Con il Prof. Nicolás Manzi, invece, nel 2021 abbiamo tenuto un seminario incentrato sulla letteratura italiana del secondo dopoguerra: correnti, espressioni e opere principali, in dialogo con il cinema. Senza dubbio, il nome di Italo Calvino era presente, in un modo o nell'altro, durante tutti quei seminari e stavamo pensando di proporre un programma di studi per avvicinarci in modo più profondo e organico al suo lavoro letterario e critico”.

In secondo luogo, spiega Ferroggiaro, il centesimo anniversario della nascita del grande scrittore risulta un evidente incentivo per riflettere sulla sua opera: “Siamo di fronte a uno scrittore, un intellettuale, un editore, un agente del campo culturale italiano e della letteratura occidentale che è ineludibile, centrale per pensare la letteratura della seconda metà del XX secolo. E con proiezioni nel presente, perché le sue 'Lezioni americane' o 'Le sei proposte per il prossimo millennio', permettono di riflettere anche su ciò che si scrive nel presente”. Durante gli incontri, si approfondirà la biografia di Calvino, la trilogia “i nostri antenati”, la relazione uomo-natura che si esprime nelle sue opere, i viaggi e le riflessioni sulla condizione umana. “Calvino entra negli anni '50' nel mondo ispanofono e in Argentina”, ricorda Ferroggiaro, “è stato Attilio Dabini, un grande traduttore, che tradusse anche 'La coscienza di Zeno' di Italo Svevo, a pubblicare la traduzione de 'I sentieri dei nidi di ragno' nel 1955. Qui in Argentina, abbiamo dunque cominciato a leggere le traduzioni di Calvino prima che scrivesse, per esempio, 'Il barone rampante' nel 1957. Con questo segnalo che arriva "presto" nel nostro paese e comincia a trovare lettori. Questo è fondamentale. La circolazione dell'opera, la possibilità di accedere ai libri. E Calvino riesce ad essere editato sia in Argentina che in Spagna da diverse case editrici, con tirature e una diffusione molto interessante”.

Ferroggiaro sottolinea che Calvino fu invitato alla Feria del Libro di Buenos Aires nel 1984, a suggello di una enorme crescita editoriale vissuta tra Spagna e Argentina. Oggi, le sue “Città Invisibili” si leggono negli ambiti accademici ma anche alle superiori e nei laboratori di scrittura in tutto il paese sudamericano. “La mia sensazione è che ciò che più attrae di Calvino, ciò che più sorprende, è la sua creatività e la produttività dei meccanismi costruttivi, letterariamente parlando, che mette al servizio della scrittura. La varietà di questi strumenti e i risultati dissimili che ottiene. Ma è così vasta ed eterogenea la sua opera che è un po' difficile trovare una caratteristica che valga per tutti i lettori. C'è chi apprezza questa capacità immaginativa di portare fino in fondo le possibilità di un argomento, come avviene, ad esempio, nei racconti delle Cosmicomiche; e chi è interpellato dalle sue critiche sociali e politiche, come quelle che si esprimono nelle pagine di 'La speculazione immobiliare' o 'La nuvola di smog'. Suscita grande interesse anche il modo in cui Calvino, nei suoi saggi e testi o conferenze, riflette sulla letteratura, sulla tradizione letteraria o su un particolare autore o opera”. (Fel - 14 ago)

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