Lo avevano scritto entrambi nei loro testamenti. Uno voleva andare nello spazio dove era stato tante volte ma per finta, solo sul set cinematografico; l’altro tornare per sempre nel buio universo in cui, da astronauta, aveva vissuto veramente per 10 giorni. Il 28 aprile 2007 le ceneri dell’attore James Doohan - che interpretava Montgomery Scott ("Scotty"), ingegnere capo della nave spaziale Enterprise nella serie tv “Star Trek” - e quelle dell’astronauta della Nasa Gordon Cooper vengono lanciate nello spazio a bordo del razzo SpaceX Falcon 1, da Omelek Island, nelle Isole Marshall, in una vera e propria capsula spaziale sepolcrale, che contiene le ceneri anche di altre 206 persone, organizzata dall’azienda privata Celestis, legata ad una società aerospaziale di Houston, che aveva organizzato, tra l’altro, il primo lancio di ceneri nello spazio, nel 1997. I parenti di Doohan, morto il 20 luglio 2005 per le conseguenze del morbo di Alzheimer, seguirono il lancio - che purtroppo fallì - da una tribuna, posta davanti al museo della storia dello spazio nella città di Alamogordo, sempre nel New Mexico. Gordon Cooper, già malato di morbo di Parkinson, era morto invece il 4 ottobre 2004. Aveva partecipato il 15 e 16 maggio 1963 alla missione del Mercury Atlas 9 nel corso del quale lanciò il primo satellite artificiale nello spazio direttamente da una capsula spaziale e, dal 21 al 29 agosto 1965 alla missione Gemini 5, volta ad analizzare lo stato di salute degli astronauti in uno stato prolungato di assenza di gravità, diventando il primo uomo ad orbitare intorno alla Terra per la seconda volta.
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