Chi era Giorgio Caproni? Qual è l’eredità letteraria che ha lasciato? Poeta, scrittore, critico letterario e traduttore (1912-1990) sarà al centro di una serata organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura di Parigi. La serata – si legge sul sito dell’IIc - sarà l’occasione per presentare il libro “Au fil des jours: Giorgio Caproni narrateur” (“Cahiers de l’Hôtel de Galliffet”) che raccoglie diciassette racconti del poeta. Presenti i critici letterari Michela Baldini, Isabelle Lavergne , Jean-Yves Masson e Jean-Baptiste Para e la traduttrici Irène Bouslama e Lucia Visonà. Saranno invece in collegamento video da Roma i figli del poeta, Attilio Mauro e Silvana Caproni. Modererà il dibattito Paolo Grossi. Durante l’incontro Giulio Serafini leggerà alcuni testi tratti dal libro. Noto più come poeta che come prosatore, le sue raccolte di versi, tra cui “Il passaggio d’Enea” (1956), “Il seme del piangere” (1959) e “Il muro della terra” (1975), sono unanimemente considerate i vertici della poesia italiana del Novecento.