Giunge a Rosario l'ultima tappa del "Laboratorio collettivo di traduzione italiano-spagnolo: memoria, migrazione e integrazione nei testi di letteratura per l'infanzia e l'adolescenza tra l'Italia e l'Argentina". Si tratta della tappa finale di un progetto educativo sorto dalla collaborazione tra l'Università di Bologna (UniBo) e l'Università Nazionale di Rosario (UNR), con l'obiettivo di mettere in luce la traduzione come pratica interculturale in un contesto multiculturale e bilingue. "Il laboratorio costituisce l'ultima tappa di un progetto di traduzione collaborativa e collettiva di testi per l'infanzia, sviluppato in varie fasi nel corso di un anno: da studi tematici e metodologici, a sessioni di traduzione di gruppo in modalità virtuale e bidirezionale (dallo spagnolo all'italiano e viceversa), fino alle lezioni presenziali in Argentina a cui hanno partecipato studentesse di traduzione italiane dell'UniBo, studentesse dell'UNR e docenti di entrambe le istituzioni," spiega a 9Colonne la Professoressa Raffaella Tonin, del Dipartimento di Interpretazione e Traduzione dell'Università di Bologna. "La pratica della traduzione collaborativa comporta un costante dialogo tra il testo di partenza e quello di destinazione, nonché uno scambio che va oltre la lingua, abbracciando la cultura e l'esperienza. Questo arricchisce non solo i testi tradotti ma anche coloro che si occupano di questa passione". L'iniziativa è stata promossa dalla Professoressa Tonin insieme a Marina Maggi, dell'Universidad Nacional de Rosario. Entrambe presenteranno il laboratorio presso la sede del Consolato Generale d'Italia a Rosario il 21 settembre.
"Sia il consolato a Rosario che la Fundación Alma Mater a Buenos Aires hanno ospitato incontri, sessioni di traduzione di gruppo, conferenze e tavole rotonde," sottolinea Tonin. "Inoltre, fin dall'inizio, questa esperienza è stata supportata dal presidente della Fundación Alma Mater di Buenos Aires, il Professore Rafael Lozano, e dalla direttrice del Dipartimento di Italianistica dell'UNR, la Professoressa Giovanna Di Carlo". La prima parte della Scuola Itinerante di Traduzione Collettiva, coordinata dalle professoresse Tonin e Maggi, si è conclusa il 14 settembre nella sede della Fundación Alma Mater a Buenos Aires e riprenderà con le attività previste a Rosario. "Il passo successivo sarà la pubblicazione dei testi oggetto del laboratorio. La presenza di due giovani illustratrici all'interno del gruppo delle sedici traduttrici, sia argentine che italiane, ha permesso non solo di tradurre testi, ma di creare un percorso editoriale che si concretizza in racconti illustrati per l'infanzia in edizione bilingue". I testi selezionati raccontano storie intrecciate tra migrazioni, identità e narrazioni che legano i due paesi e le loro storie. L'antologia tiene particolarmente in considerazione le nuove generazioni di scrittrici per l'infanzia, sia italiane che argentine, offrendo visibilità a voci inedite in Italia o Argentina. "Il nostro obiettivo è quello di recuperare testi scritti da argentini, o meglio, da italo-argentini, come Syria Poletti, che in Italia non sono mai stati tradotti, e di promuovere giovani scrittrici italiane come Alice Keller sul mercato argentino". In sintesi, questa proposta pedagogica e questa esperienza consentono alle organizzatrici di pianificare ulteriori progetti futuri. "Il nostro ambizioso obiettivo è ripetere questa esperienza plurilingue e multiculturale in un contesto di dialogo, ascolto e accoglienza, come solo la traduzione di gruppo sa creare, sempre mantenendo la qualità e la partecipazione come principi fondamentali" conclude Tonin. (fel – 20 set)