“Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia
della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi
traguardi, le sue speranze”, la “sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione”. In una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricorda la figura del presidente emerito Giorgio Napolitano, spentosi stasera presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo in Roma. “L’Italia perde uno straordinario testimone della nostra storia repubblicana” sottolinea invece il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il quale ricorda: “Quando ero ministro della Difesa aveva stabilito con me, da capo supremo delle Forze Armate, un forte rapporto di collaborazione e io mai ho celato le mie simpatie personali nei suoi confronti, nonostante avessimo posizioni politiche ben distanti. Al presidente Napolitano, ho sempre riconosciuto la sua puntigliosa attenzione nei confronti delle nostre Forze armate, del loro onore, delle loro qualità, della loro necessità di essere considerate uno dei momenti fondamentali della comunità nazionale. Ricordo, inoltre, che la sua parola fu decisiva affinché la celebrazione per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia avvenisse con l’importanza che meritava”. "Con Giorgio Napolitano scompare un autentico servitore dello Stato. Già presidente della Camera dei deputati e poi presidente della Repubblica per due mandati, il Presidente Emerito Napolitano è stato un protagonista della scena politica e istituzionale” è invece l’omaggio del presidente della Camera, Lorenzo Fontana. In una nota il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “esprime cordoglio, a nome del Governo italiano, per la scomparsa del Presidente emerito della Repubblica, sen. Giorgio Napolitano. Alla famiglia un pensiero e le più sentite condoglianze”. “Perdiamo un protagonista della storia del nostro Paese, che dal Colle l’ha guidato a lungo in momenti difficili – sottolinea la segretaria del Pd, Elly Schlein - La sua visione e la sua fervida convinzione europeista hanno contribuito a segnare la
vocazione all’apertura e alla cooperazione dell’Italia, indicando una via di
integrazione che va ancora proseguita. Tutta la comunità democratica si stringe
affettuosamente alla sua famiglia e ai suoi cari in questo momento di doloroso
cordoglio”. “La notizia della morte di Giorgio Napolitano mi addolora profondamente – afferma l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi - Con la sua scomparsa il Paese perde un testimone prezioso della nostra storia. Ha saputo sempre rappresentare la nazione con autorevolezza come dirigente di partito, deputato e senatore prima e poi come presidente della Camera, parlamentare europeo, ministro dell'Interno e per due volte Presidente della Repubblica. Il suo attaccamento alle istituzioni e la fedeltà al dettato costituzionale sono state una costante della sua vita pubblica condotta con rigore e saggezza. E’ stato un preziosissimo collaboratore come Ministro degli Interni durante il mio primo governo e l’autorevole punto di riferimento, come Presidente della Repubblica, nel secondo. Voglio ricordare – conclude Prodi – la sua determinazione nei confronti della necessità di mantenere un costante dialogo con l’Occidente, la sua salda ispirazione europeista, così come la sua apertura al riformismo”. (Roc)