Credit video: Maria Pia Tucci, ufficio stampa Italea Calabria
Italea è il progetto con cui il ministero degli Affari Esteri vuole riannodare i fili della memoria con gli emigrati italiani di prima e seconda generazione. In Calabria questo viaggio delle radici è iniziato sabato scorso in provincia di Catanzaro, da Cicala, alla scoperta di storia, tradizioni e leggende del borgo nel cuore della Sila piccola. “Siamo emozionatissimi, sarà un viaggio stupendo”, commenta Serena Franco, responsabile di Italea Calabria, a margine del primo evento del progetto in territorio calabrese, che ha l'obiettivo di coniugare sentimenti e turismo e fungere da attivatore di opportunità per i territori che hanno conosciuto il fenomeno dell’emigrazione. “Il progetto ci porterà nei prossimi mesi a visitare tanti territori in giro per la nostra Regione: l’idea – prosegue Franco - è di sensibilizzare le comunità sul tema del turismo delle radici e quindi su tutto quello che ha a che vedere con la nostra identità e con quel pezzo di Italia ‘congelata’ all’estero, che vogliamo far rivivere nuovamente nella nostra Regione”. In questi mesi, conclude la responsabile del progetto Italea Calabria, “saremo impegnati con eventi di sensibilizzazione ma anche con eventi che coinvolgano gli italiani all’estero che visiteranno la Calabria”.
Italea è il “progetto attuato dal ministero degli Esteri nell’ambito della linea ‘Borghi’ del PNRR che coinvolge tutte le Regioni d’Italia, dove si stanno costituendo gruppi di giovani operatori professionisti che sviluppano un’offerta destinata agli italo-discendenti nel mondo, un’offerta fatta di riscoperta della storia e delle tradizioni dei piccoli paesi dell’entroterra e non solo. Tutto questo confluisce nel 2024 Anno delle Radici italiane nel mondo, un’esperienza che favorirà l’avvicinamento e i viaggi degli italo-discendenti di vecchia e di nuova generazione nei propri paesi di origine”. Lo afferma Cristina Porcelli, Coordinatrice regionale Italea Calabria, a margine del primo evento del progetto in territorio calabrese, che si è svolto sabato scorso a Cicala, in provincia di Catanzaro. “Soprattutto in Calabria, dove l’emigrazione è stata molto importante e da cui sono nate nuove comunità all’estero, questa esperienza consente alle comunità locali di riscoprire la propria storia, di conoscersi e di riconoscere i propri compaesani all’estero. Questo diventa un valore aggiunto per favorire la crescita socioculturale e turistica dei piccoli paesi – prosegue Porcelli -. Un’opportunità anche per gli amministratori: il progetto riconosce e sviluppa professionalità per quanto riguarda questo segmento turistico, che è anche sostenibile. In Italia, grazie alle ricerche del ministero e a questo progetto, sarà possibile sviluppare una nuova strada di crescita per questi piccoli paesi”.
(27 feb)
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