di Paolo Pagliaro
L’Europa è in declino, la popolarità di Zelensky è in calo, Putin era un concorrente e ora è un nemico, ma molto meno di quanto sembrava due anni fa, quando invase l’Ucraina. L’ultimo sondaggio di Pew Resecarch Center, è una conferma della svolta in atto nell’opinione pubblica americana e delle profonde e crescenti divisioni tra l’elettorato repubblicano e quello democratico.
Un quarto degli americani pensa che gli Stati Uniti non stiano fornendo aiuti sufficienti a Kiev, ma quasi un terzo crede che, al contario, ne stiano fornendo troppi. Sono di questa opinione soprattutto gli elettori repubblicani. Zelenskyj non sta facendo la cosa giusta per il 55% dei repubblicani, un anno fa erano il 48%. Ma è significativo che anche tra i democratici la fiducia nel leader ucraino sia dininuita di 6 punti percentuali in pochi mesi. Il coinvolgimento emotivo è però quello che è se è vero che due adulti su 10 sotto i 30 anni dicono che Zelenskyj non lo hanno mai sentito nomimare.
Quattro americani su dieci ritengono che Russia e Iran siano diventati più influenti. Sette su dieci pensano lo stesso della Cina.
La Nato continua ad essere considerata più importante delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ma la fiducia nell’alleanza militare con l’Europa regge ancora solo perché è plebiscitaria tra l’elettorato democratico. Ed è un’altra ragione per cui la partita tra Biden e Trump ci riguarda da vicino.