Il 25 luglio 1943 Mussolini venne destituito dal re Vittorio Emanuele III e sostituito dal maresciallo d’Italia Pietro Badoglio. Subito dopo fu arrestato. Finiva così il ventennio fascista, a seguito delle decisioni prese durante l’Ordine del Giorno Grandi, nel quale la maggioranza dei gerarchi era arrivata a sconfessare il Duce. Nell’O.d.G. del 24 luglio Dino Grandi, l’allora presidente della camera, aveva chiesto il ripristino di tutte le funzioni statali e aveva invitato Mussolini a restituire il comando delle Forze armate. Le disfatte militari subite dall’Italia e l’invasione della Sicilia da parte degli alleati avevano portato la monarchia, la chiesa e le forze economiche italiane a cercare una via d’uscita dalla guerra. L’unico modo possibile era deporre legalmente il Duce applicando lo Statuto Albertino che attribuiva al Re il Comando Supremo delle Forze Armate. Soltanto agendo in questo modo si riuscì a mettere fine al fascismo che ormai era in pieno declino e aveva perso totalmente il consenso anche da parte degli italiani