di Paolo Pagliaro
Mark Hanna da Cleveland, Ohio, fu la lprima eminenza grigia della propaganda elettorale americana, capo-stipite degli spin doctor di tutti i tempi. Si racconta che una volta abbia detto: «Ci sono due cose che sono importanti in politica. La prima è il denaro, e non ricordo la seconda».
Nel suo ” Eminenze Grigie” pubblicato da LiberiLibri, Lorenzo Castellani, professore alla Luiss, colloca il ritratto di Hanna in una galleria che comprende diversi personaggi a noi più vicini nel tempo: da Alberto Beneduce il tecnocrate di Benito Mussolini a Vladislav Surkov, il suggeritore di Putin, da Michel Debré, il sarto costituzionale di de Gaulle a Keith Joseph, il cervello di Margaret Thatcher.
Ma quello che sentiamo appartenere davvero al nostro mondo è l’americano Hanna, vissuto nell’ Ottocento . Lui è noto alla storia come l’uomo che raccolse somme di denaro senza precedenti per la politica e che cambiò per sempre l’ingranaggio della democrazia americana. Inventò il sistema delle lobby, fu sempre fedele a una legge semplice e spietata: il denaro compra consenso, il consenso compra denaro. Per lui una “regolare oliatura dei meccanismi”, corrompendo politici eletti e funzionari cooptati, non fu mai un problema morale. Ma Hanna è anche ricordato come uno spin doctor profondo, capace di pensare sempre strategicamente e a lungo termine.
Ecco, è di questo secondo aspetto che non si trova traccia a Genova.