di Paolo Pagliaro
In Italia è in atto una crescita importante delle energie rinnovabili, documentata da un esauriente dossier dell’ufficio studi della Camera. Il nostro paese ha raggiunto in anticipo molti degli obiettivi fissati dall’Unione europea e ora le fonti verdi soddisfano oltre il 40% dei consumi elettrici nazionali. Visto che il sole e il vento costano meno del carbone e del petrolio, i benefici della transizione green sarebbero più apprezzati dai cittadini se ci fosse un effetto tangibile sulle bollette, almeno in prospettiva.
E invece per ora viene servita un’aggressiva gazzarra commerciale in vista della fine del mercato tutelato dell’energia, prevista per il primo luglio. Milioni di italiani sono diventati il bersaglio di chiamate telefoniche indesiderate a ogni ora del giorno e spesso anche della notte. I call center promettono contratti mirabolanti. Alcune offerte vengono da società serie, altre sono truffe.
Sulla Voce l’economista Antonio Massarutto ha lanciato un appello al governo. Chiede che si decreti la nullità di ogni contratto per la somministrazione di luce e gas stipulato attraverso semplici accordi telefonici. Che si obblighino gli operatori a rendersi identificabili servendosi solo di numeri tracciabili. Che si vieti brokeraggio “porta a porta”, con tutta la corte dei miracoli di finti letturisti dei contatori. Che venga regolamentato per legge l’operato dei call center , i quali rivendicano la libertà d’impresa e pensano che invadere la casa altrui di pubblicità indesiderata sia un diritto costituzionale. Ebbene: non lo è ancora.