Riparte dal 19 settembre la nuova stagione del Teatro Olimpico: 39 spettacoli di cui 14 in abbonamento per una programmazione che spazia dalle rappresentazioni più tradizionali alle più innovative, attraversa la danza, il musical, la musica e arriva alla comicità, da quella più classica alla più irriverente. Un palco da sempre attento alla nuova scena e ai nuovi talenti, con uno sguardo internazionale e vigile sui rapidi cambiamenti della società.
“Nel comporre una stagione la prima esigenza è quella di scegliere un criterio”, spiega il Direttore Artistico del Teatro Olimpico Lucia Bocca Montefoschi. “Quest’anno abbiamo costruito insieme spettacoli che si possano in qualche modo considerare una collana di pietre preziose, ognuno con una sua luce, un suo colore e un suo splendore. Il nostro scopo è quello di offrire un intrattenimento intelligente, adatto alla propria inclinazione, variegato nelle proposte e sempre eccellente nella qualità. Niente è più prezioso di un’emozione a teatro”.
Per la commedia, tornano i grandi nomi che proprio da questo palco sono partiti: Massimo Lopez e Tullio Solenghi (dal 20 novembre al 1 dicembre); Maurizio Battista con uno show inedito e sorprendente, deciso a riportare in teatro il Gran Varietà di una volta con un cast sempre diverso (dall’11 dicembre al 16 febbraio); Lillo e Greg in Prima nazionale con MOVIe ERCULeO (dal 19 febbraio al 9 marzo), come da titolo tutto ironicamente dedicato al mondo del cinema. Non mancano i nomi della nuova scena: il giovane romano Emiliano Luccisano, superstar dei social e non solo, arriva dal 14 al 16 aprile. Esperienze D.M. - Seconda Stagione, con i content creator e fenomeni YouTuber Awed, Dadda e Dose (4 e 5 novembre). Ancora, ecco lo stand-up comedian Filippo Giardina (3 ottobre) e Dado (30 aprile).
Sul palco per la danza torna la collaborazione con l’Accademia Filarmonica Romana, che parte con l’originale coreografia di C’era una volta Cenerentola, realizzato dal Balletto di Roma (dal 10 al 13 ottobre). Dal 31 ottobre al 3 novembre ecco Tango. Historias de Astor, con Miguel Angel Zotto. Dal 14 al 17 novembre arriva Parsons Dance, la storica compagnia americana torna con Balance of Power, la forza dirompente di una danza carica di energia, atletica e vitale. Ancora uno sguardo internazionale sul palco del Teatro Olimpico con lo Schiaccianoci della compagnia International Classic Ballet, che riunisce i migliori talenti del balletto classico (dal 5 all’8 dicembre). Dal 1 al 13 aprile tornano i MOMIX, la compagnia di acrobati e ballerini che da tempo incanta il pubblico di tutte le età tra fantasiose immagini e sorprendente movimento creativo.
Per gli amanti del musical e dell’intrattenimento, arriva dall’11 al 23 marzo per la prima volta in versione teatrale il film dei fratelli Vanzina Sapore di mare – Il Musical: un viaggio romantico, travolgente e nostalgico per rivivere una stagione felice accompagnata da una grandiosa colonna sonora.
Poetico, universale e senza tempo, Slava’s Snowshow è lo spettacolo ideato dal “migliore clown al mondo” e calca la scena dal 26 al 30 marzo. Il grande illusionismo e la magia a teatro tornano con Incanti dal 18 al 20 aprile: sei dei più premiati illusionisti italiani si alternano in uno spettacolo dall’intrigante drammaturgia.
(red)
TEATRO VILLA PAMPHILJ, IMPROCOMICS – THE SHOW: STORIE DI FUMETTI VIVENTI
Domenica 15 settembre, alle 11, al Teatro Villa Pamphilj di Roma, va in scena “Improcomics® - The Show”, ideato e diretto da Daniele Marcori. Rivolto a famiglie e a un pubblico di ogni età, lo spettacolo mette in scena un processo multidisciplinare grazie ad una performance interattiva coinvolgente e vede l’alternarsi sul palcoscenico di due improvvisatori professionisti, un musicista e un disegnatore. Quest’ultimo, partendo dagli spunti grafici che il pubblico disegnerà prima dello spettacolo in maniera libera e autonoma, costruirà sul momento una sequenza di immagini che verranno proiettate live durante la performance. Gli attori improvvisatori, seguendo su un monitor le azioni grafiche del disegnatore, daranno vita a storie completamente improvvisate che in una dimensione 3D faranno immergere il pubblico negli stessi disegni da loro immaginati e trasformati in nuovi tratti grafici, storie e dimensioni sonore. Improcomics® unisce tre discipline artistiche: fumetto / improvvisazione teatrale / musica e vede la partecipazione della disegnatrice Vittoria Maria Leonetti, degli attori Daniele Marcori e Federica Barone e del musicista Andrea Allocca, con il coordinamento creativo di Raffaella Ceres. Improcomics® trae da molteplici ambiti artistici gli strumenti espressivi per comunicare e condividere un percorso creativo anche grazie ai processi educativi delle tre discipline. Il primo tratto, la prima nota o il primo sguardo, rappresentano il Big Bang capace di attivare una serie di azioni complesse mirate a mettere il partecipante in contatto con la propria sensibilità nei confronti di uno strumento, di un materiale e di un gioco teatrale per poi gradualmente realizzare una composizione di associazioni di idee, partiture, azioni sempre più complesse. Improcomics® genera storie a partire da una forma grafica (fumetto), sonora (musica) o agita (improvvisazione teatrale) nella loro essenza più pura. Una volta presa padronanza con gli strumenti, i codici e i “ferri del mestiere” di ogni disciplina artistica, ogni spunto, ogni piccola traccia diventa un pattern, un segmento narrativo che passo dopo passo costruisce una storia fatta di personaggi in carne e ossa, disegnati, immaginati o solo sonori che interagiscono fra loro in un continuo cambio di leadership fino a fondersi in un’unica commistione di eventi percepiti all’unisono.
(red)
"TURANDOT IL RITORNO DELL’INCOMPIUTA" DI PUCCINI AL TEATRO MASSIMO DI PALERMO
L’omaggio a Giacomo Puccini, nel centenario della morte, riporta Turandot al Teatro Massimo di Palermo, in un nuovo allestimento, con la regia di Alessandro Talevi, la direzione di Carlo Goldstein e Orchestra, Coro e Coro di voci bianche del Teatro Massimo, maestro del Coro Salvatore Punturo. Il dramma lirico in tre atti e cinque quadri debutta sabato 21 settembre alle 20:00 e sarà in scena fino al 29 settembre nella prima versione completa del finale di Franco Alfano, che fu incaricato di scrivere la partitura ispirandosi alla bozza lasciata da Puccini prima di morire. Il cast vede il ritorno da protagonista del soprano Ewa Płonka, che il pubblico del Teatro Massimo ha molto apprezzato nel ruolo di Abigaille in Nabucco; accanto a lei in alternanza un’altra Ewa polacca, Ewa Vesin. Mentre il principe Calaf, diversamente da quanto annunciato, non sarà il tenore Yusif Eyvazov, che ha dovuto rinunciare al ruolo per importanti motivi familiari, ma Martin Muehle, il cui ultimo impegno al Teatro Massimo è stato per Pagliacci nel 2019, e nel cast alternativo Angelo Villari. Ad interpretare la dolce Liù vi saranno Juliana Grigoryan, che è tra i soprani più ricercati del momento dopo la vittoria al Concorso Operalia 2022 e che ha recentemente debuttato al Metropolitan di New York, e la palermitana Jessica Nuccio, che torna in un nuovo ruolo pucciniano dopo Bohème. Debuttano come Timur due tra le più belle giovani voci di basso: Giorgi Manoshvili, che al Teatro Massimo ha trionfato come Gremin in Evgenij Onegin un anno fa, e Jerzy Butryn. Completano il cast Alessio Arduini (Ping), Matteo Mezzaro (Pong e Principe di Persia), Blagoj Nacoski (Pang), Luciano Roberti (Mandarino) e Cristiano Olivieri (Altoum). Scene e costumi di Anna Bonomelli e luci di Marco Giusti. Maestro d’armi Ran Arthur Braun. Ambientata in una Cina “delle favole” e ispirata all’omonima fiaba teatrale di Carlo Gozzi Turandot racconta la vicenda della bellissima principessa dal cuore di ghiaccio. Chiunque voglia sposarla dovrà provare a risolvere tre enigmi ma se fallirà verrà decapitato. Uno dopo l’altro i pretendenti vengono giustiziati fino all’arrivo del principe Calaf, che non solo risolverà gli enigmi ma riuscirà a infrangere il cuore di ghiaccio della principessa con la forza più grande e misteriosa che ci sia: l’amore. Il debutto del nuovo allestimento al Teatro Massimo sarà preceduto da una serie di appuntamenti: Giovedì 12 settembre alle ore 18:00 nella Sala ONU del Teatro Massimo avrà luogo un incontro di introduzione all’ascolto dell’opera a cura dell’Associazione Amici del Teatro Massimo che hanno invitato a parlare Lucio Tufano, musicologo e docente di Storia della Musica dell’Università di Palermo. Ingresso libero. Martedì 17 settembre alle ore 17:30 sempre in Sala ONU, è la scrittrice e drammaturga Beatrice Monroy a raccontare e approfondire il libretto di Turandot insieme agli attori Giuseppe Cutino e Sabrina Petyx. Biglietti 3 euro. Venerdì 20 settembre alle ore 18:30 la Prova generale di Turandot è aperta al pubblico a sostegno della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. I biglietti sono in vendita presso l’ufficio Regionale AIRC di Palermo (Via Libertà 171 - com.sicilia@airc.it - tel. 0916110340; 091329264) a partire da un contributo di 15 euro. Da mercoledì 18 settembre saranno in distribuzione anche presso la biglietteria del Teatro Massimo aperta dal lunedì alla domenica dalle ore 9.30 alle ore 15.30 e nei giorni di spettacolo a partire da un’ora prima e fino a mezz’ora dopo l’inizio della rappresentazione. Sabato 21 settembre alle ore 17:30 nella Sala ONU del Teatro Massimo Giovanni Gavazzeni, critico musicale e musicologo, e Ilaria Grippaudo, ricercatrice di Storia della Musica presso l’Università di Palermo presentano il volume di Gianandrea Gavazzeni La minuziosa verità. Scritti su Giacomo Puccini (a cura di Giovanni Gavazzeni), Edizioni Pendragon. Il grande direttore d’orchestra, nato a Bergamo nel 1909, fu a lungo uno dei cardini della vita artistica del Teatro Massimo di Palermo, dove diresse diversi titoli, spesso di raro ascolto, legati alle sue grandi passioni: il conterraneo Gaetano Donizetti, naturalmente; la musica italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, in un arco che va dalla prima opera diretta al Teatro Massimo nel 1952, Andrea Chénier di Umberto Giordano, fino all’ultima, Zazà di Ruggero Leoncavallo, nel 1995; l’interesse per Jules Massenet, da Werther alla rarissima e affascinante Esclarmonde; e poi Rossini, Verdi, Mozart e ovviamente Puccini, con Turandot diretta nel 1954. Con l'eleganza e la chiarezza che gli erano abituali, tanto nel gesto direttoriale che nella parola, Gianandrea Gavazzeni affronta le opere di Puccini, da Manon Lescaut a Turandot, in brevi e illuminanti scritti. (red)
AL TEATRO ALKESTIS DI CAGLIARI DEBUTTA “PLUMPY – LA MEMORIA DELLA FAME”
Debutta dal 3 al 6 ottobre al Teatro Alkestis di Cagliari “Plumpy – la memoria della fame”, nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Andrea Meloni, affiancato dall’attrice Sabrina Mascia, con i costumi e le scene di Emilio Ortu e le luci e video proiezioni di Marco Quondamatteo. L’opera, nuova produzione del Teatro Laboratorio Alkestis, è incentrata sul poliedrico tema della fame, liberamente ispirata all’oceanica indagine del giornalista e scrittore argentino Martìn Caparròs, esponente del cosiddetto periodismo narrativo, che unisce la fedele ricostruzione giornalistica al gusto per la sperimentazione letteraria. Con il saggio “El hambre”, Caparròs è stato insignito nel 2016 del Premio Letterario Internazionale “Tiziano Terzani”, istituito nel 2004 dall’associazione culturale vicino/lontano, d’intesa e in collaborazione con la moglie, Angela Staude Terzani, e i figli del giornalista e scrittore fiorentino Saskia e Folco. “Per quanto l’argomento alle nostre latitudini possa apparirci remoto, dopo aver letto “La fame” ci siamo resi conto che remoto lo è solo in apparenza: ci riguarda eccome”, spiega il regista e attore Andrea Meloni: “Ci riguarda perché dalla questione, affrontata in modo approfondito e su diversi livelli, emerge che dietro la fame e la malnutrizione si muove un’articolata macchina, fatta di speculazione, corruzione, avidità. Capire la fame, significa domandarsi come viviamo. Consideriamo a tutti gli effetti “PLUMPY” un nostro agito politico. Pur sapendo che il lavoro della nostra compagnia non sposterà di un metro il corso della storia, ci sentiamo motivati a portarlo fino in fondo, perché (parafrasando Caparròs) non si può vivere indifferenti, sapendo che succedono queste cose.” “Plumpy”, che tradotto letteralmente significa “paffutello”, traduce in forma poetica molti dei temi e contenuti presenti nell’opera di Martìn Caparròs. I personaggi della rappresentazione sono Hansel e Gretel, protagonisti dell’omonimo racconto popolare e di magia, che alla soglia dei sessant’anni fanno ritorno nei luoghi della fame. Un viaggio a ritroso, il loro, nella memoria di un’esperienza al limite, metafora di un mondo arido e diseguale, che a distanza di tempo i due fratelli ancora cercano di capire. “Plumpy – la memoria della fame” vivrà la sua anteprima lunedì 30 settembre alle 21 (solo su invito), con debutto nazionale giovedì 3 ottobre alle 21, e repliche il giorno dopo (venerdì 4) e sabato 5 ancora alle 21. Domenica 6 ottobre, invece verrà riproposto alle ore 19. Info e prenotazioni presso il Circuito Boxoffice Sardegna. (red)
(© 9Colonne - citare la fonte)