Buenos Aires - “La leva della ‘diplomazia della crescita’ che il governo e il Maeci in particolare sta portando avanti, permette a Ice, Sace, Simest e Cdp di fare sistema in un mercato, quello dell'America Latina, che offre grandi opportunità. L'export italiano verso l'America Latina vale circa 20 miliardi di fatturato, è cresciuto nel 2023 del +3% rispetto al 2022, del+ 43% rispetto al 2019 e, nei primi sei mesi del 2024 cresce di altri 10 punti percentuali. Sono le imprese e la loro capacità di essere sul mercato sono il vero motore di questo risultato”. È quanto ha dichiarato il presidente di Ice Matteo Zoppas, presente alla missione del Ministero degli Esteri in Argentina. “Come Ice - ha aggiunto Zoppas - possiamo aiutare le aziende del made in Italy a fare di più e meglio, lavorando come una goccia cinese, facendo incontrare produttori e compratori attraverso una selezione che crei concrete occasioni di business matching e di partnership. Stiamo indirizzando le risorse in maniera prioritaria proprio a questo tipo di lavoro mirato. Siamo presenti in America Latina con sei uffici (Argentina, Brasile, Colombia, Messico, Cile e Cuba), due punti di corrispondenza e quattro desk. Promuoviamo iniziative fieristiche, missioni imprenditoriali, invitiamo i buyers in Italia per conoscere le eccellenze dei nostri distretti e sviluppiamo attività di promozione per favorire la crescita delle relazioni commerciali. Lo facciamo insieme a tutto il sistema paese, nel solco della diplomazia della crescita. Nonostante ciò, la deglobalizzazione economica e l'aumento delle barriere tariffarie nel mondo, passate da 380 nel 2014 a 2800 nel 2023, rappresentano una sfida cruciale, soprattutto per questo territorio. Se vogliamo raddoppiare o triplicare questi 20 miliardi, seguendo l'obiettivo di crescita dei 626 miliardi di euro del 2023, dobbiamo lavorare insieme per abbattere queste muri e moltiplicare le opportunità di crescita del made in Italy anche nel Centro e Sud America”. (9colonne)
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