Roma, 30 ott - “Ho accettato molto volentieri questo invito della senatrice Sbrollini perché credo che qualunque strumento culturale, anche un cortometraggio che ci dà l'occasione, proprio perché breve e molto intenso, di riflettere sulla cultura che produce la violenza e cioè la cultura del possesso. Io penso che noi abbiamo norme importanti ma che dobbiamo sconfiggere una cultura che produce femminicidi”. Così la senatrice del Pd e vicepresidente della Commissione di inchiesta sul femminicidio, Cecilia D’Elia, a margine della conferenza stampa di presentazione del cortometraggio “Quando non saremo più vittime. Verso il 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Tra l'altro, ricorda D’Elia, “negli ultimi casi parliamo proprio di femminicidi di ragazze che coinvolgono ragazze e ragazzi molto, molto giovani: quindi, ahimè, forse io mi ero anche un po’ illusa che il cambiamento avrebbe anche portato una modifica in questa cultura del possesso maschile, perché questo è il tema, e invece c'è bisogno di educazione: educazione sessuale, educazione al rispetto alle differenze, a convivere con la libertà delle donne”.
(PO / Roc)
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