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direttore Paolo Pagliaro

TURISMO, UN “PATTO”
CHE PRELUDE AL G7

TURISMO, UN “PATTO” <BR> CHE PRELUDE AL G7

A pochi giorni dall’apertura del primo G7 interamente dedicato al turismo, che si terrà a Firenze da mercoledì a venerdì prossimi, questo fine settimana il ministro Daniela Santanchè ha già messo a segno un primo importante risultato per lo sviluppo del settore con la firma del “Patto per il Turismo” siglato con ENIT, con gli assessori regionali e delle Province Autonome di Trento e Bolzano e i rappresentanti delle principali Associazioni di categoria, a conclusione del Forum Internazionale del Turismo che si è tenuto proprio nel capoluogo toscano.

Si tratta di un accordo volto a tracciare un percorso comune per accelerare il piano di crescita del turismo italiano, articolato in dieci punti strategici (Centralità, Accessibilità, Formazione, Sostenibilità, Intelligenza Artificiale, Pianificazione e Sviluppo, Qualità, Governance, Accelerazione Processi, Unicità) con l’obiettivo di promuovere azioni condivise, al fine di migliorare la competitività della Nazione nel contesto turistico nazionale e internazionale, promuovendo un turismo di qualità che sia fonte di crescita economica per tutte le comunità coinvolte.

“È un patto che ci dà la direzione e la visione – ha dichiarato ministro Santanchè – perché il turismo va programmato, va gestito, e quindi è un patto che mette insieme quelle che sono le future strategie per fare crescere questo comparto molto importante per la nostra Nazione.”

Nel 2023, il turismo italiano ha proseguito la sua crescita, riconfermandosi il settore trainante dell’economia italiana.

Stando ai dati elaborati dall’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, infatti, in virtù di una spesa turistica record pari a 155 miliardi di euro, lo scorso anno il comparto ha generato un valore aggiunto di 368 miliardi di euro, pari a circa il 18% del PIL considerando il valore economico diretto e indiretto con rilevanti effetti indotti negli investimenti e nell’occupazione.

In particolare, la spesa turistica nazionale ha un effetto moltiplicatore di 2,5, generando un valore aggiunto complessivo di 250 miliardi di euro, pari al 12% del PIL; laddove, invece, la spesa turistica internazionale ha un effetto moltiplicatore di 1,65 sul valore aggiunto, determinando un aumento pari al 6% del PIL, minore rispetto a quello generato dalla spesa nazionale, ma altrettanto significativo.

Inoltre, viene sottolineato in un’analisi del ministero, la spesa turistica totale genera o supporta circa 50 posti di lavoro per ogni milione di euro speso.

“Abbiamo dedicato molta attenzione al Sud, che nel 2024 sta crescendo più del doppio rispetto al Nord, anche grazie al turismo – ha aggiunto Santanchè nel corso del suo intervento di apertura al Forum di Firenze -. A fronte di una spesa che rappresenta il 20% delle presenze totali, infatti, nel Meridione si registra un incremento di valore aggiunto, interamente attribuibile all’effetto della crescita del turismo, pari a circa il 15% del PIL”.

Dopo la definizione della strategia comune per il comparto a livello nazionale, come detto, sempre a Firenze grazie al G7 che si aprirà dopodomani si cercherà dunque di definire un percorso condiviso anche a livello internazionale. Santanchè presiederà le sessioni di lavoro, che vedranno la partecipazione dei ministri e capi delegazione di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Unione Europea. Gli argomenti che saranno affrontati riguarderanno principalmente la sostenibilità, l’inclusione e la digitalizzazione, con un focus sull’impatto dell’intelligenza artificiale. “Il Ministero del Turismo, dotato di una chiara visione industriale, attraverso il Piano Strategico del settore, si pone come forza trainante nel dare al comparto il giusto riconoscimento politico, in considerazione della sua importanza economica, sociale e culturale”, viene sottolineato dal dicastero, dove si si evidenzia che “Il G7 Turismo a Firenze non sarà solo un vertice tra autorità politiche ed istituzionali, ma un’occasione cruciale per affrontare le sfide del futuro, verso un modello di ecosistema turistico sempre più sostenibile”.

Mercoledì prossimo, prima dell’inizio ufficiale, si terrà l’evento introduttivo “Innovation, inspiration and sustainability. Visions for the future of tourism”, in cui si promuoverà l’incontro e il dialogo tra prestigiosi interpreti della rivoluzione tecnologica in corso – quella dell’IA – con imprenditori visionari che stanno investendo nel turismo italiano, anche da altri settori, portandolo verso una nuova dimensione di sostenibilità e qualità nella direzione dello sviluppo economico e sociale della nostra Nazione. Sarà un’occasione per celebrare il talento e le competenze del Sistema Italia, capace di innovare e attrarre viaggiatori da tutto il mondo.

L’agenda dei lavori della ministeriale, con inizio fissato al 14 novembre, si concentrerà su tre priorità: il turismo come volano di sviluppo socioeconomico, con un’attenzione particolare alle opportunità di crescita per le comunità locali; la valorizzazione del capitale umano, con focus su lavoro, inclusione e competenze, per garantire un settore turistico che offra opportunità a tutti; e infine, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, esplorando le potenzialità di queste tecnologie per rendere il turismo più efficiente, sostenibile e inclusivo.

L’importanza della valorizzazione delle destinazioni meno note e delle forme di mobilità turistica sostenibili, tra i temi discussi dai ministri G7, saranno concretamente dimostrate, al termine della prima giornata di lavori, dal viaggio verso il borgo di Monteriggioni. Un’escursione che permetterà agli ospiti di vivere un’esperienza suggestiva nell’Italia più autentica, immergendosi nell’atmosfera di un tempo passato, e di scoprire il fascino di un luogo ricco di storia e di tradizione.

Un altro aspetto che renderà particolarmente interessante il G7 Turismo è la nuova connotazione che si vuole conferire all’evento. Non ci si limita, infatti, a un semplice incontro e confronto tra omologhi del comparto, ma ci si propone di offrire un vero laboratorio di idee per il futuro del settore. Lo scopo è ridefinire il ruolo del comparto, non solo come motore di crescita economica, ma anche come strumento di sviluppo sociale e promotore di pace. (11 NOV – SAB)

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