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Parita’ genere, premio “She made a difference” a Ilaria Capua: lo dedico a donne invisibili

Roma, 21 nov – “Sono felice di interpretare il ruolo di modello per tante ragazze che vogliono essere delle scienziate, ma anche di rappresentare tutte quelle donne che lavorano dietro le quinte, perché sostanzialmente il nostro Paese è tenuto in piedi dal lavoro di moltissime donne, che magari fanno le segretarie, le impiegate, le archiviste: lo dedico proprio a loro questo premio, alle donne che per il tipo di lavoro che fanno magari non sono visibili ma sono dei pilastri di questa nostra repubblica”. Così Ilaria Capua, virologa e scienziata di fama internazionale, che oggi ha ricevuto il premio “She made a difference”, promosso dall’associazione European Women's Management Development, nell’ambito di un evento nella Sala del Refettorio di Palazzo San Macuto. A fare gli onori di casa Martina Semenzato, presidente della Commissione Femminicidio. Ilaria Capua ha affrontato il tema della fuga dei cervelli, menzionando il libro “Stai fuori! Come il Bel Paese spinge i giovani ad andare via” (Dedalo) di Alessandro Foti, che contiene una sua testimonianza come studiosa andata all’estero. “Sono un cervello ‘maturo’, di ritorno – spiega - e mi rendo conto purtroppo che l’Italia sta vivendo una vera e propria emorragia di cervelli, e quindi ho parlato di questo libro, che è stato scritto da uno studente di dottorato del Max Planck Institut, che affronta proprio questo problema, numeri e casistiche alla mano. Credo che se questo Paese non fa uno sforzo per trattenere i cervelli che ha, far rientrare quelli che sono fuggiti e attirare cervelli che arrivano da altri Paesi, rischia davvero l’implosione perché alla fine sono le idee, il lavoro e il talento che caratterizzano un paese e che lo mandano avanti rendendolo competitivo”. (PO / Roc) ////

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