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Violenza donne, Cavo (Nm): bene gondolieri, ‘Noi ci mettiamo la faccia non le mani’ slogan forte

Roma, 28 nov - “Io credo che questa iniziativa sia di grande valore perché porta un messaggio contro la violenza sulle donne con uno slogan molto forte: ‘Noi ci mettiamo la faccia, non le mani’. Lo porta in uno di quei momenti in cui magari uno non si aspetta di vedere uno slogan di questo tipo, come un viaggio in gondola, grazie ai gondolieri che hanno accettato di partecipare a questa iniziativa. Lo fa in un momento bello, in un momento sicuramente di svago e anche di romanticismo. Un’iniziativa come questa conferma come sia importante mandare un messaggio culturale di sensibilizzazione sempre, in più contesti possibili. E questo è un contesto bello ma forse inusuale, un po’ anomalo per messaggi di questo tipo, e non smettere di crederci: farlo il 25 novembre, ma farlo costantemente tutto l’anno, portando tutto questo ognuno nei propri territori”. Così la deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, a margine dell’iniziativa di sensibilizzazione contro la violenza di genere ‘Noi ci mettiamo la faccia non le mani’ , promossa dalla presidente della Commissione d’inchiesta sul femminicidio, Martina Semenzato, al quale hanno aderito i gondolieri veneziani. Cavo ricorda che “in Veneto hanno attivato questa campagna anche nei campi da calcio, sempre per la sensibilizzazione e con l’obiettivo di intercettare un pubblico più vasto: qui abbiamo dei ragazzini che si allenano e io penso che portare uno striscione il più possibile sui nostri campi, e io ho già parlato anche con la Federazione ligure ed è d'accordo - sia un modo per non fermarci e per continuare a credere nel messaggio culturale che si deve mandare” . Tra l’altro, conclude Ilaria Cavo, “oggi abbiamo avuto delle gondoliere donne, è stata anche questa una scoperta e credo che sia il più forte messaggio cedere queste ragazze così entusiaste” di un ruolo che “concettualmente viene pensato al maschile: è un messaggio fortissimo, non dimentichiamoci che quando nelle scuole si inizia a parlare contro le violenze di genere, si parte dal combattere gli stereotipi”.

(PO / Sis)

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