Roma, 3 dic - Dopo oltre mille giorni di aggressione militare russa in Ucraina “è importante accendere un ulteriore faro, oltre a quello militare di cui si è parlato molto, oltre a quello politico: quello della giustizia. Chi ha commesso quali crimini e come dovrebbe pagare? Io penso che questo aspetto giudiziario del crimine di aggressione è stato molto sottovalutato, ed è invece il perno per arrivare ad una risoluzione giusta ed avere un percorso di giustizia che porti poi a una risoluzione, qualunque essa sia, del conflitto in Ucraina”. Così la deputata di Azione, Federica Onori, a valle dell’incontro di oggi alla Camera che ha ribadito la necessità di perseguire il crimine di aggressione da parte della Russia, anche con l’istituzione di un tribunale indipendente che abbia giurisdizione anche sui paesi non aderenti alla Corte penale internazionale. Cpi dove oggi il procedimento aperto, ricorda la vicepresidente della Federazione italiana diritti umani, Eleonora Mongelli, “riguarda i crimini di guerra e contro l’umanità. In effetti però c'è un vuoto giuridico per quanto riguarda le competenze della Corte Penale Internazionale, in questa specifica situazione, riguardo al crimine di aggressione. Noi come Fidu sottolineiamo sempre l'importanza di perseguire il crimine di aggressione, padre di tutti i crimini, perché se non ci fosse stata l'aggressione e l'invasione non ci sarebbero stati quei terribili crimini che oggi osserviamo. Quindi il crimine di aggressione è importante che venga perseguito, per una pace sostenibile, per una pace giusta e duratura. Non ci può essere una pace senza una giustizia per le vittime”.
(PO / Sis)
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