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Mostro Firenze: un libro per entrare nel "Labirinto"

Roma, 4 feb - "Per alcuni delitti la parola fine non è stata scritta, ed è per questo che è iniziato il lavoro nella scorsa legislatura: siamo partiti dalla scomparsa di Rossella Corazzin, una ragazza di 17 anni che un giorno sparisce a Tai di Cadore, nel bellunese e noi siamo andati a parlare con l'unica persona che ha riferito in merito alla sua vicenda (Angelo Izzo, tristemente noto come il 'Mostro del Circeo'. ndr) e da lì con soggetti che non erano mai stati auditi, dando vita a una relazione che è stata votata da tutti in modo favorevole in Commissione antimafia: è stato un lavoro di sinergia con la magistratura, in un'ottica di pretesa di verità e di giustizia". Così Stefania Ascari, deputata M5S, che a Montecitorio ha promosso la presentazione del libro “Il labirinto del Mostro di Firenze” (Mimesis), firmato da Daniele Piccione, Roberto Taddeo e Lorenzo Iovino, con la sua supervisione e la prefazione di Sigfrido Ranucci. Durante la conferenza stampa, un breve saluto del presidente M5S Giuseppe Conte, che ha lodato il lavoro di Ascari: "Questo è il dovere di un parlamentare, onorare le istituzioni, non scaldare una poltrona ma impegnarsi seriamente perché l'opinione pubblica possa progredire nella conoscenza: ricordiamoci che la buona politica è trasparenza, accertare i fatti e condividerli anche quando sono scomodi". "Nel libro - spiega invece Taddeo - c'è una panoramica inedita e un inquadramento storiografico molto serio relizzati da uno storico, Francesco Maria Petrini, che ha inquadrato non solo la figura di Pietro Pacciani ma ha ben delineato qual era il contesto rurale all'interno del quale è nato e cresciuto Pacciani, un elemento fondamentale di questa banda criminale. Oltre a questo, credo si sia fatto qualche passo in avanti sulle nuove scoperte in ambito scientifico sul Dna, ad opera di Lorenzo Iovino. Infine, credo sia interessante valutare quali siano stati i movimenti prima di morire di Francesco Maria Narducci", ovvero il medico morto nel 1985 in circostanze non del tutto chiarite presso il lago Trasimeno, il cui nome è stato più volte associato ai delitti delle coppie nella provincia fiorentina tra il 1974 e il 1985. (PO / Roc) ////

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