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Il turismo delle radici tra tradizioni e futuro: convegno a Firenze

Il turismo delle radici tra tradizioni e futuro: convegno a Firenze

Sempre più persone nel mondo cercano di tracciare le linee della propria genealogia, ritornando nei luoghi d’origine delle proprie famiglie. Una tendenza che diventa opportunità perché il Turismo delle Radici rilancia territori in crisi, contrasta il fenomeno dello spopolamento, genera introiti e sostiene l’occupazione. Oggi riveste un’importanza cruciale per l’Italia dove l’operazione Turismo delle Radici è entrata nel vivo con Italea, il programma lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU. Il turismo delle radici può essere anche “una risposta all’overtourism: chi viene è interessato a vivere un’esperienza diversa. Viene per visitare i nostri piccoli borghi ma anche per vivere le tradizioni e le abitudini di quei luoghi di cui tanto ha sentito parlare attraverso i ricordi delle generazioni che lo hanno preceduto”, ha affermato Giovanni Maria De Vita, Responsabile del Progetto, intervenuto oggi a Firenze al convegno "Turismo delle radici. Riscoprire le origini, valorizzare le tradizioni, connettersi al futuro" organizzato da Italea Toscana e Confcommercio Toscana. Valorizzare il turismo delle radici “significa rafforzare la capacità attrattiva del nostro Paese – ha sottolineato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana -. Sono pienamente convinto che il turismo, in tutte le sue forme, sia un motore fondamentale della nostra economia e della sua valorizzazione. Tuttavia, il turismo delle radici non deve essere considerato solo un segmento di questa dimensione turistica, ma qualcosa di molto più importante”.  “Questo tipo di turismo ci sta molto a cuore perché è un turismo consapevole, estremamente interessato a conoscere la storia, la cultura di un luogo: un aspetto che ci coinvolge”, ha detto Aldo Cursano, Presidente Confcommercio Toscana. Renato Mattioni, vicedirettore Generale Confcommercio Imprese per l’Italia, ha sottolineato la rilevanza del Progetto e l’importanza di “lavorare insieme: l’unica chiave di lettura che ci permette di crescere”. “I legami profondi” degli italodiscendenti con l’Italia “si sono mantenuti forti. Il principio – ha chiosato Leonardo Marras, Assessore Economia e Turismo della Regione Toscana - è mantenere viva questa cultura, affinché possa favorire il ritorno”. Italea ha costruito una rete sul territorio capillare e dinamica con 20 gruppi regionali e 16 coordinatori; sono oltre 4.500 le richieste di viaggi o ricerche genealogiche e oltre 1 milioni di accessi a italea.com. Italea Card - che offre tanti vantaggi, sconti e agevolazioni per chi viene in Italia a scoprire le sue origini – conta oltre 650 partner, 55.000 utenti attivi e oltre 11.000 iscritti al programma. E ancora: 833 Comuni delle Radici e 742 eventi già organizzati. Oltre 60 eventi di sensibilizzazione in Italia organizzati dalle Italee regionali per favorire le occasioni di collaborazione e confronto; 19 missioni all’estero in 13 Paesi con una partecipazione stimata di oltre 1,5 milioni di persone. (red - 5 feb)

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