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Tutti seguono Sanremo, l’invito agli italiani all’estero: 'Fate un viaggio delle radici'

Tutti seguono Sanremo, l’invito agli italiani all’estero: 'Fate un viaggio delle radici'

Il Festival di Sanremo 2025 non raggiunge solo il pubblico italiano, ma varca i confini con Rai Italia che lo propone ai connazionali all’estero e con le emittenti straniere che lo propongono in diretta. In particolare – con RaiCom - la Rtve spagnola trasmette in diretta la serata finale del Festival, proposta anche – nel circuito Ebu - dalle emittenti Alrtv Radiotelevisioni Shqiptar (Albania), Rotvr Televiziunea Romana (Romania), Mdtrm Teleradio-Moldova (Moldavia), Merctg Radiotelevizija Crne Gore (Montenegro), che hanno trasmesso anche le altre serate. Tutte le serate, infine, verranno mandate in onda in differita, anche in Canada da Rogers Tv e da Ici Tv Quebec, con RaiCom.

“Il Festival di Sanremo – come ha ricordato anche il conduttore e direttore artistico Carlo Conti - è un evento che unisce gli italiani all’estero. Il Festival è molto più di una competizione musicale: è una festa, una tradizione, una celebrazione della creatività italiana e della sua cultura musicale. Sono tanti gli italiani all’estero e gli italo-discendenti che seguono Sanremo. A loro vogliamo lanciare un invito: venite a fare un viaggio delle radici in Italia, venite a scoprire le vostre origini”. Così Giovanni Maria De Vita, coordinatore del progetto sul Turismo delle Radici per la Direzione generale degli italiani all’estero del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

ITALEA “Sempre più persone oggi cercano di tracciare le linee della propria genealogia, ritornando nei luoghi d’origine delle proprie famiglie. Una tendenza che diventa opportunità perché il turismo delle radici rilancia territori in crisi, contrasta il fenomeno dello spopolamento, sostiene l’occupazione in settori chiave come l’ospitalità e promuove il patrimonio culturale e naturale. È un turismo lento che può anche rappresentare una risposta al fenomeno dell’overtourism. Oggi riveste un’importanza cruciale per l’Italia dove l’operazione Turismo delle Radici è entrata nel vivo grazie a ITALEA, il programma lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU” spiega De Vita. “Tutte le informazioni - aggiunge - si possono trovare sul sito dedicato al progetto italea.com”. Il Turismo delle radici nasce con l’intento di far scoprire cultura, riti e tradizioni e valorizzare i luoghi che non sono meta del turismo di massa. Il progetto coinvolge oltre 800 piccoli Comuni italiani, vincitori del bando per la realizzazione di attività culturali in favore degli italo-discendenti.

I NUMERI Nel 2024 – secondo uno studio Assoturismo Confesercenti in collaborazione con CST – Centro studi turistici di Firenze - gli arrivi turistici strettamente legati alla motivazione di “visita al paese di origine” sono stati oltre 6,6 milioni, cioè il +6,2% rispetto alle aspettative di inizio anno, e circa 34,4 milioni le presenze turistiche. Per il 2024, le stime sulla spesa sostenuta dai viaggiatori delle “radici” indicano un ammontare di circa 5 miliardi di euro. Un valore destinato a crescere ulteriormente per attestarsi oltre i 5,5 miliardi di euro nel 2026. I turisti di ritorno sono in aumento, con una crescita prevista di oltre 3,5 milioni di presenze in più nel biennio 2025/2026 e un incremento di oltre 510 milioni di euro di spesa turistica sul territorio.

(© 9Colonne - citare la fonte)