Roma, 18 feb - Parlando di una legge nei casi di morte improvvisa giovanile, “è una legge importante che fa un investimento sulla prevenzione proprio per evitare di arrivare ovviamente ad altre morti. Oggi per le morti improvvise che capitano al di sotto dei 40 anni non c’è un obbligo di un esame autoptico o diagnostico post mortem. Significa che è difficile interpretare la corretta causa di morte senza un’analisi di questo tipo. Significa che se ci fossero patologie genetiche, anche rare, che hanno portato alla morte, quest’esame potrebbe garantire una presa in carico di tutto il nucleo familiare per attivare dei percorsi protetti rispetto alla famiglia e ai familiari, evitando ulteriori eventi traumatici. È anche un modo per garantire l’appropriatezza delle cure anche nella prevenzione, che significa anche garantire una migliore sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Ma soprattutto è un investimento salvavita, che è la cosa ovviamente che ci interessa maggiormente”. Così Ilenia Malavasi, deputata del Pd, a margine della conferenza stampa “Per una legge nei casi di morte improvvisa giovanile” presso la Camera dei deputati. (PO / gci) ////
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