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Non solo un podcast: la missione di John e Patrick per la comunità italoamericana

Non solo un podcast: la missione di John e Patrick per la comunità italoamericana

L’Italian American Podcast non è solo uno dei podcast più influenti per la comunità italoamericana, ma anche un punto di riferimento per chi desidera esplorare l’identità e le tradizioni italiane negli Stati Uniti. Al centro di questa iniziativa ci sono John Viola e Patrick O'Boyle, due uomini con radici profonde nella cultura italoamericana, che hanno trasformato una passione comune in un progetto che sta dando nuova vita alla comunità. La loro storia parte dalle radici familiari, si intreccia con la loro esperienza nel mondo delle organizzazioni italoamericane e delle associazioni per arrivare fino alla creazione di uno studio fisico dedicato alla cultura italoamericana e italiana, il Red Sauce Studio.


Le radici italiane di John Viola e Patrick O'Boyle
John Viola, nato a Brooklyn, ha dedicato gran parte della sua vita a supportare la comunità italoamericana negli Stati Uniti. Come presidente della NIAF (National Italian American Foundation), ha avuto un ruolo fondamentale nella promozione delle tradizioni e della cultura italoamericana. La sua famiglia ha radici profonde in diverse regioni italiane. La famiglia paterna proviene dalla provincia di Salerno, sebbene il bisnonno fosse originario della provincia di Potenza. La famiglia materna di John proviene da Palermo e Palo del Colle, in Puglia. John è cresciuto con una forte identità culturale italiana che ha sempre cercato di preservare. Mentre John era presidente della NIAF Dolores Alfieri Taranto e Anthony Fasano, i fondatori dell’Italian American Podcast, si rivolsero a lui per chiedere aiuto nella gestione del progetto. Non sapevano che quella richiesta avrebbe segnato un nuovo capitolo per il podcast e per la cultura italoamericana. Patrick O’Boyle ha origini irlandesi da parte di padre e italiane da parte di madre. I nonni materni hanno origini campane e le famiglie sono arrivate negli Stati Uniti tra il 1878 e il 1891. Pat ha vissuto l’esperienza dell’emigrazione italiana in modo diretto nella comunità di Jersey City, dove la sua famiglia ha mantenuto vive le tradizioni italiane per generazioni. Il quartiere era completamente abitato da italiani, soprattutto campani e calabresi, e anche per questo Patrick parla benissimo il dialetto campano e ancora oggi quando si arrabbia si sfoga in dialetto.


Un nuovo capitolo per il podcast
L’idea per il nuovo stile del podcast nacque in modo casuale. Quando John lavorava a Washington doveva affrontare continuamente lunghi viaggi tra DC e Brooklyn così lui e Patrick si ritrovavano a parlare durante il viaggio, il tema delle conversazioni spesso ruotava attorno alla cultura italoamericana e ai problemi e alle difficoltà che questa comunità affrontava. Così quando nel 2018 Dolores Alfieri Taranto e Anthony Fasano proposero a John di subentrare nel podcast lui si chiese: "Perché non fare un podcast come queste conversazioni?”. Nonostante i dubbi iniziali di Patrick il progetto prese forma, con il desiderio di rispondere a una domanda fondamentale: "Come possiamo raccontare l’identità italoamericana in modo autentico e coinvolgente per le nuove generazioni?”.


Il podcast come futuro per la comunità italoamericana
Appena partito il progetto, Patrick ha visto nel podcast un'opportunità per rivolgersi alle nuove generazioni di italoamericani. "Esistono giornali e radio che raccontano da sempre la storia degli italoamericani, ma un podcast era qualcosa di nuovo, qualcosa che poteva parlare direttamente alle nuove generazioni, in modo immediato e coinvolgente", spiega Patrick. Per lui, il podcast rappresenta il futuro della comunicazione per la comunità italoamericana, un mezzo in grado di unire le diverse anime della diaspora italofona, non solo in America ma in tutto il mondo. Non a caso l'Italian American podcast è stato un modo per legarsi con altre comunità al di fuori degli Stati Uniti, come ad esempio quella degli italo australiani.


Italoamericani e italiani: stereotipi e differenze di identità
Nonostante la crescita del podcast e l'interesse che ha suscitato, Patrick sente però una frustrazione profonda legata all’incapacità di alcuni italiani di comprendere veramente gli italoamericani. "Molti italiani ci snobbano, non capiscono chi siamo davvero e spesso ci giudicano attraverso stereotipi", afferma Patrick. "Per loro siamo una sorta di versione 'diluita' dell’Italia, e questo crea una divisione che non dovrebbe esistere". John dal canto suo è fermo nel sottolineare che non ha mai preteso di affermare di essere italiano, ma di essere un italoamericano con una propria identità unica, che merita rispetto e celebrazione. "Vogliamo solo che gli italiani comprendano che l’italoamericano ha una cultura propria, figlia di un’emigrazione che non ha però dimenticato le sue radici ma è ovvio che ci siano delle differenze", spiega. Infine sul tema aggiunge: “Spero che gli italiani possano finalmente vedere gli italoamericani come una grande manifestazione di italianità nel nuovo mondo e non come una parodia”.


Il Red Sauce Studio: un progetto visionario per la comunità italoamericana
Nel 2020, John Viola compie un passo fondamentale per il futuro del podcast e della comunità italoamericana: decide di acquistare uno stabile nel cuore della Little Italy di Manhattan, un luogo simbolico per gli italoamericani. "Ho sempre pensato che se dovevamo fare qualcosa, doveva essere qui, a Little Italy", racconta John. "I miei bisnonni sono arrivati qui appena sbarcati in America, e ho voluto che fosse un segno di permanenza della cultura italiana in questo angolo di Manhattan". Quando gli fu detto che il palazzo dove un tempo aveva sede il museo italoamericano era in vendita, John vide subito un’opportunità unica. Decise di acquistare lo stabile per creare il Red Sauce Studio, un luogo non solo per registrare il podcast, ma anche un punto di riferimento per tutti gli italoamericani. "Non volevo solo uno studio di registrazione", dice John. "Volevo che questo fosse un posto dove la comunità potesse incontrarsi, acquistare prodotti italiani, scoprire giovani imprese, e persino prendere un caffè. Volevo che fosse un posto che rappresentasse l’anima della cultura italoamericana, la Disneyland degli italoamericani”.
John sapeva che dovevano essere gli italoamericani a preservare quel tratto di strada, perché gli immobiliaristi non avevano nessun interesse a farlo. "A loro non importerebbe nulla se negozi storici italiani venissero rimpiazzati da palestre o da qualsiasi altra cosa che non abbia nulla a che fare con la comunità e la cultura italoamericana e italiana", afferma. Quando andò a vedere il palazzo, ebbe subito l’ispirazione. "Ho pensato che mettere lo studio qui potesse essere l'occasione per creare una sorta di Good Morning Italian American, un punto di riferimento per la comunità, proprio come il famoso show Good Morning America per gli americani", racconta John con entusiasmo. Per Patrick, vedere il Red Sauce Studio nascere proprio in questa zona è una fonte di grande emozione. "I miei bisnonni vivevano proprio qui a Mulberry Street nel 1878. Furono poi costretti a trasferirsi a Jersey City per fuggire dalla difficoltà dei Five Points, e la loro vita non è stata facile. Ma oggi, vedere dove ci troviamo, dove siamo arrivati e da dove siamo partiti come italoamericani, mi riempie di emozione. Questo è il cuore pulsante della nostra storia come italoamericani", afferma Patrick. L’incrocio tra Mulberry Street e Grand Street, dove si trova lo studio, è uno dei luoghi più simbolici di Little Italy, e John ha voluto che il suo progetto fosse ancorato proprio a quel punto storico. "Questo incrocio è fondamentale per la storia degli italoamericani", spiega. "Anche se il quartiere sta cambiando, volevo che fosse un segno di italianità che restasse lì, per ricordare a tutti la nostra presenza e la nostra importanza". Con il Red Sauce Studio, John ha messo una "bandiera italiana indelebile" all'incrocio più importante della Little Italy di Manhattan, un segno di italianità che resterà per sempre come un richiamo alla storia e alla cultura italoamericana.


Il futuro del podcast e della cultura italoamericana
Oggi, il Red Sauce Studio è diventato il fulcro dell’Italian American Podcast, dove ogni settimana John, Patrick e il loro team accolgono ospiti, registrano episodi e si connettono con una comunità globale di italoamericani e non solo. "Abbiamo creato un ponte tra le vecchie e le nuove generazioni", afferma Patrick. "Siamo riusciti a raggiungere le nuove generazioni di italoamericani, grazie alla potenza dei social e dei podcast. È una community che cresce ogni giorno, e siamo orgogliosi di portare avanti questa tradizione". Concludono entrambi: "Il nostro obiettivo è sempre stato quello di celebrare e preservare la cultura italoamericana, ma anche quello di creare conoscenza e scambi tra l’Italia, gli italiani e gli italoamericani; vogliamo anche costruire un futuro ricco di progetti inediti che unisca le nuove generazioni, senza dimenticare mai da dove veniamo”. Mai come in questo caso ci sembra giusto dire “Il meglio deve ancora venire”.

Germana Valentini

(© 9Colonne - citare la fonte)