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direttore Paolo Pagliaro

Chi saccheggerà
l’Ucraina?

Chi saccheggerà <br> l’Ucraina?

di Paolo Pagliaro

 

Un paio di inchieste giornalistiche apparse oggi illuminano aspetti poco noti della tragedia ucraina. Paolo Mossetti di Wired si occupa della decisione dell’amministrazione Trump di congelare i finanziamenti mondiali erogati attraverso  l’Agenzia per lo sviluppo internazionale (Usaid). Con il blocco degli aiuti americani è destinato a chiudere i battenti circa il 60% dei media attivi in Ucraina. In seguito al crollo del mercato pubblicitario dopo lo scoppio della guerra, molte emittenti radiotelevisive e quasi tutti i giornali ucraini  sono infatti sopravvissuti grazie a finanziamenti occidentali. Continuano a dipendere in larga misura da fondi statunitensi soprattutto le  testate note per le loro inchieste sulla corruzione, tema che a Kiev è rimasto centrale anche in questi anni di guerra.  

Sul magazine della Treccani,  Rita Cantalino approfondisce invece la questione delle terre rare che Trump vorrebbe poter estrarre dalle miniere ucraine in cambio degli aiuti militari americani concessi a Zelensky. Minerali critici e terre rare in Ucraina abbondano: il Paese ospita 37 giacimenti, di cui 11 operativi, 7 concessi in licenza ma non ancora sfruttati e 19 liberi, pronti a essere garantiti al miglior offerente. Sette dei giacimenti mappati sono in territori occupati dalla Russia.

In attesa di capire chi saccheggerà l’Ucraina -  se Putin o Trump o entrambi – ci si chiede chi difenderà gli ecosistemi di cui il  Paese è ricco . Dei 37 giacimenti, 23 sono a meno di un chilometro da un fiume, un torrente o un lago.  Le attività minerarie avvelenano le falde, inquinano i terreni, hanno ricadute sulle zone umide, sulle foreste secolari e sulle steppe.

(© 9Colonne - citare la fonte)