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Intercettazioni, Matone (Lega): polemiche strumentali, obiettivo evitare abusi

Roma, 21 feb – “Le polemiche sono assolutamente strumentali: non c’è nessun tentativo o volontà di attentare alle indagini di mafia e di terrorismo, che rimarranno fuori da questa regolamentazione. Una regolamentazione che riguarderà le indagini per reati cosiddetti ‘normali’, quindi anche quelli ricompresi sotto l’egida del Codice Rosso, per i quali le intercettazioni non potranno durare più di 45 giorni, ma in presenza di elementi significativi che interverranno nel corso di questo  primo periodo, potranno essere chieste delle proroghe da parte del magistrato che indaga e non vi è limite al numero di queste proroghe, per cui si potrà protrarre il tempo delle intercettazioni ad libitum”. Così Simonetta Matone,  deputata Lega, intervenuta alla Camera in discussione generale sulla proposta di legge riguardante le modifiche alla disciplina in materia di durata delle operazioni di intercettazione, approvata dal Senato. “Che cosa si chiede con questa legge? Che non ci siano più i cosiddetti moduli pre-stampati per la proroga delle intercettazioni – spiega l’ex magistrato - ma questa e anche la prima fase dovranno essere motivate, ovvero il Pm dovrà scrivere perché le chiede con una motivazione esauriente e lo stesso dovrà fare il giudice che le concederà. E’ il desiderio di vedere contro-bilanciare due principi costituzionali – sottolinea Matone - la necessità assoluta delle investigazioni per combattere fenomeni criminali e dall’altra il diritto alla privacy di ogni cittadino, anche questo di rango costituzionale. Il punto di equilibrio va ritrovato in un sistema che non sia rigido, ma ragionevole, che eviterà gli abusi che fin qui si sono perpetrati”. (PO / Roc) ////  

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