Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Azerbaigian, Gruppioni (Iv): dovere ricordare Khosaly, ora riconciliazione e rinascita

Roma, 24 feb – “Oggi ci uniamo per ricordare una delle pagine più tragiche della nostra storia recente: il massacro di Khosaly. Sono passati 33 anni da quella notte di terrore in cui centinaia di civili innocenti, uomini, donne e bambini, furono brutalmente uccisi, lasciando ferite profonde nella memoria e nella coscienza collettiva. Oggi, nel tempo del ritorno, abbiamo una duplice responsabilità: onorare il ricordo delle vittime e costruire un futuro fondati sulla giustizia e sulla riconciliazione, perché non può esserci pace senza memoria e non ci può essere riconciliazione senza verità”. Così Naike Gruppioni, deputata Italia Viva, che ha promosso a Montecitorio la conferenza stampa “Khosaly 33 anni dopo nel tempo del ritorno, giustizia per la riconciliazione”, incentrata sulla strage avvenuta all’alba del 26 febbraio 1992, quando centinaia di civili azeri furono uccisi da parte dell'esercito armeno e di un reggimento russo, appena un mese dopo lo scoppio del primo conflitto del Nagorno Karabakh. “Khosaly – aggiunge – non è solo un capitolo doloroso della storia dell’Azerbaigian ma un monito per l’umanità intera. E’ simbolo di ciò che accade quando l’odio e l’intolleranza prendono il sopravvento sulla convivenza e sul rispetto reciproco. Per questo la nostra voce deve restare forte e chiara affinché il mondo non dimentichi e affinché simili tragedie non si ripetano mai più. Tuttavia, il compito non si esaurisce nel commemorare: il ritorno ai territori liberati è un nuovo inizio, una rinascita morale, sociale ed economica” conclude la parlamentare. (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)