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Ddl spoglie mortali, Campione (FdI): legge importante, donna non sia uccisa due volte

Roma, 11 mar - “Voglio innanzitutto ringraziare la presidente Bongiorno per la sensibilità che ha mostrato verso questo tema veramente molto particolare. Attualmente la legislazione in Italia prevede che in assenza di testamento a disporre delle spoglie del defunto sia o il coniuge o il parente più prossimo. Si può immaginare che nei casi di femminicidio quando il sospetto o l’indagato è proprio il coniuge, sia veramente inaccettabile che il sospettato di aver ucciso quella donna, possa poi disporre del suo corpo. Questo disegno di legge interviene proprio in questo senso, impedendo che un indagato possa disporre delle spoglie della vittima, e questo fino alla sentenza passata in giudicato”. Così la senatrice di Fratelli d’Italia Susanna Campione, dopo il voto del Senato che ha licenziato all’unanimità il ddl sulle spoglie mortali delle vittime di omicidio. Un segnale culturalmente importante, che si inserisce anche un momento in cui il governo ha appena licenziato un provvedimento proprio sul femminicidio. “Sicuramente bisogna preservare le prove del reato perché si capisce che se c'è una cremazione, ad esempio, il corpo non può ‘parlare’, come si dice, vanno perse le tracce di tutto ciò che si è verificato su quel corpo – continua la senatrice Campione - Però è importantissimo anche sottolineare che si va a tutelare la dignità di quella vittima. Perché se non siamo riusciti a proteggere quella donna in vita, almeno è doveroso proteggere la sua dignità dopo la morte, in modo che non venga uccisa due volte”.
(PO / Sis)

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