“Ho scoperto le mie radici. È stata una settimana favolosa, non mi aspettavo di emozionarmi così tanto, soprattutto nella giornata trascorsa nei comuni di nascita di mio padre e mia madre. Ora ho nuovi amici, oltre che l’albero genealogico completo della mia famiglia. Sono entrato in contatto con una comunità calorosa e accogliente. I calabresi sono super ospitali e la Calabria è unica per le sue bellezze! In più, non sapevo che in tanti mi conoscessero: è stato per me stupore e gioia”. A parlare è Joe Avati, una delle figure più amate del panorama comico italo-australiano. Avati ha origini calabresi e la settimana scorsa ha intrapreso il suo viaggio delle radici grazie a Italea, il programma lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU che invita gli italiani all’estero e italo-discendenti a venire in Italia per scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini, fornendo un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia. “Mi sono sentito a casa. Consiglio a tutti gli italiani nel mondo di fare un viaggio delle radici” ha aggiunto il comico e attore - popolare soprattutto tra gli italiani e discendenti di italiani in Australia, Canada, Regno Unito e Stati Uniti - che nei suoi spettacoli mette insieme dialetto calabrese e inglese.
IL VIAGGIO Joe Avati è arrivato a Reggio Calabria il 18 marzo. Il suo viaggio delle radici è iniziato subito dopo aver ricevuto il benvenuto da parte del presidente Roberto Occhiuto che lo ha accolto in Regione. Dall’esperienza con i “maestri pignatari” a Seminara alle bellezze di Tropea, dalla visita al Museo Nazionale della Magna Grecia a Reggio Calabria a quella all’Accademia di Cucina Mediterranea di Spilinga, dalla giornata a Ciminà con i laboratori del pane e del formaggio passando per la gita in barca a Scilla e alla cena in un antico frantoio di Antonimina: tante le tappe del viaggio di Avati - organizzate da Italea Calabria - che oltre a ritrovare le tracce della sua famiglia ha avuto l’opportunità di esplorare borghi storici, scoprire antiche tradizioni, artigianato e musica popolare. Avati ha potuto anche apprezzare tanti prodotti tipici calabresi, dall’olio al caciocavallo passando per il Tartufo di Pizzo Calabro. Una delle giornate più emozionanti è stata quella di venerdì 21 marzo, quando ha visitato i comuni di origine dei suoi genitori, Melicuccà e Rizziconi, in provincia di Reggio Calabria. Avati ha potuto riabbracciare parenti, consultare documenti e incontrare genealogisti. A Rizziconi, ha riscoperto le sue radici attraverso i racconti familiari e della comunità locale e ha ricevuto una targa commemorativa dalle istituzioni del paese. Immerso negli uliveti dell’antico borgo di Cannavà, ha ritrovato tradizioni, musica e storie di chi è partito da lì. A Melicuccà, dove ha reso omaggio ai suoi antenati al cimitero comunale, il suo viaggio nella storia familiare è proseguito con la scoperta delle origini di artisti e poeti che come lui hanno reso celebre il paese nel mondo. Accompagnato dalla gente del luogo, ha esplorato il parco archeologico di S. Elia Speleota e le strade del centro storico, riscoprendo usanze e tradizioni che hanno segnato la vita dei suoi antenati.
DE VITA (MAECI) “La comicità di Joe Avati ha unito spesso gli italiani all’estero. Ridere insieme crea legami, trasforma le differenze e offre un senso di appartenenza. Uno spirito che accompagna anche il progetto Italea” spiega Giovanni Maria De Vita, Consigliere d’Ambasciata e responsabile del Progetto Turismo delle Radici presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, che aggiunge: “speriamo che la sua visita rappresenti un incentivo per tutti coloro che hanno legami calabresi nel mondo, spingendoli a esplorare i luoghi dei loro antenati e ad immergersi nelle tradizioni locali. I discendenti calabresi nel mondo superano i 10 milioni. Ci auguriamo, inoltre, che l’esperienza di Joe metta in luce l’eccezionale ospitalità riservata a chi torna nei piccoli paesi d’origine. Italea si impegna a promuovere il turismo delle radici, un turismo che incoraggia la scoperta e la valorizzazione dei piccoli borghi dove si conservano la bellezza, la tradizione, l’eccellenza gastronomica: l’autenticità dell’Italia”. (red - 25 mar)
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