Roma, 27 mar - "Stiamo insistendo e battendo molto su questa questione perché non arrivano risposte, c'è un silenzio imbarazzato ma imbarazzante sull'utilizzo di 349 mila euro, soldi pubblici che tutti noi cittadini romani abbiamo tirato fuori, per una manifestazione che non era del Comune di Roma, ma di una serie di parti politiche, molto divise tra di loro con la metà dei manifestanti che non sapeva neanche perché fosse lì e con l'unico collante rappresentato dall'odio per il governo". Così Simonetta Matone, deputata della Lega, in merito al coinvolgimento del Comune di Roma nella manifestazione pro-Europa del 15 marzo. "In quella piazza - aggiunge la parlamentare - c'erano soggetti favorevoli al riarmo dell'Europa, altri pacifisti. Il tema è: si possono usare i fondi pubblici in questo modo, per pagare viaggi, soggiorni, alberghi a coloro che avrebbero condotto la manifestazione? Si possono usare i fondi pubblici comunali per montare palchi e quantaltro? Io non credo, tant'è che si è acceso un faro alla Procura della Repubblica di Roma, che ha aperto un'indagine e alla Corte dei Conti, tutto grazie all'impegno dei consiglieri della Lega, mentre altre forze politiche sono rimaste abbastanza indifferenti e silenti. Noi per rispetto della cosa pubblica ci siamo mossi e non molleremo la presa fino a che non avremo delle risposte". "Vogliamo la verità su questa vicenda scandalosa - afferma Fabrizio Sanatori, capogruppo della Lega in Campidoglio - vogliamo che il sindaco venga in Assemblea capitolina a riferire su quanto avvenuto, non lasciando dichiarazioni in giro brevi e sfuggenti". (po / Roc) ////