L’11 dicembre 1997 viene sottoscritto da oltre 160 paesi il Protocollo di Kyoto, un importante passo avanti nella lotta contro il riscaldamento planetario con obiettivi vincolanti e quantificati di limitazione e riduzione dei gas ad effetto serra. Tutto inizia il 4 febbraio 1991 quando la Commissione europea partecipa ai negoziati della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici adottata a New York il 9 maggio 1992 e successivamente ratificata dalla Comunità europea il 15 dicembre 1993. Nella quarta conferenza delle parti, svoltasi a Berlino nel marzo 1995, le parti contraenti la convenzione hanno deciso di negoziare un protocollo contenente misure atte a ridurre le emissioni nei paesi industrializzati per il periodo successivo all’anno 2000. Dopo lunghi lavori preparatori l’11 dicembre 1997 è stato adottato a Kyoto il Protocollo che porta il nome della città giapponese. La Comunità europea ha firmato il protocollo il 29 aprile 1998 e l’Unione europea lo ha ratificato il 31 maggio 1992. Perché il trattato potesse entrare in vigore si richiedeva che fosse ratificato da non meno da 55 nazioni e che le nazioni che lo avessero ratificato producessero almeno il 55% delle emissioni inquinanti: quest’ultima condizione è stata raggiunta solo nel novembre del 2004 quando anche la Russia ha perfezionato la sua adesione. Il protocollo è quindi entrato in vigore il 16 febbraio 2005. Vari paesi industrializzati e che sono responsabili del 40% della emissione mondiale dei gas serra non hanno voluto sottoscriverlo, tra cui gli Stati Uniti.
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