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MADE IN ITALY, GADDA (IV): FILIERA MADEO MODELLO DI "RESTANZA" DA REPLICARE

Roma, 15 apr - "Ernesto Madeo è uno dei pionieri del nostro agroalimentare, che partendo dalla tradizione e dalle caratteristiche del suo territorio, in provincia di Cosenza, ha saputo portare innovazione continua cogliendo le opportunità che man mano si sono presentate, i mutamenti di mercato, anche nelle criticità. E io credo che presentare questa storia alla Camera sia importante, perché queste storie eccezionali di imprenditoria, di umanità possono e devono diventare un modello replicabile". Così Maria Chiara Gadda, deputata Italia Viva, che a Montecitorio ha presentato il libro "Il coraggio della restanza", in cui Ernesto Madeo e la moglie Rosina Santo raccontano l'esperienza della Filiera Madeo, diventata nell’allevamento di maiali, in particolare del suino nero autoctono calabrese, un fiore all’occhiello dell’imprenditoria del Sud, modello di "restanza" anche per una nuova generazione di imprenditori decisi a investire e raggiungere il successo nella propria terra d’origine. "Il nostro - ricorda la parlamentare - è un Paese che da sud ha perso in questi ultimi dieci anni il 14,8% dei giovani, il che significa perdita di competenze, ragazzi che si sono formati, hanno studiato ma che pensano di trovare il loro futuro nel nord Italia o all'estero. 'Il coraggio della restanza' ci deve far capire che al Sud e alle aree interne serve un tessuto culturale e imprenditoriale forte e bisogna rimuovere degli ostacoli, prima di tutto burocratici che non consentono alle imprese di accedere ai fondi necessari per fare sviluppo continuo, e forse sarebbe giunto il tempo di cambiare alcune norme, come quella sul rientro dei cervelli perché abbiamo bisogno di competenze tecniche senpre più avanzate e di servizi". "Le aree interne - sottolinea Gadda - si spopolano e si desertificano perché mancano asili nido, strutture, e oggi in un momento di grande incertezza provocato anche da elementi esterni come la guerra commerciale dei dazi come dalle tante fragilità del nostro sistema agroalimentare, dobbiamo invece cogliere l'opportunità per fare uno shock antiburocrazia ma soprattutto consentire alle imprese di essere attrattive e di poter stare nei territori: l'esperienza di Filiera Madeo - conclude - ci dimostra che attraverso la qualità e il radicamento con le abitudini alimentari del nostro Paese si è stati in grado di esportare un modello di eccellenza nel mondo". (PO / MADE IN  ITALY / Roc) ////

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