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SCUOLA, PICCOLOTTI (AVS): SERVE RISCRITTURA PARTECIPATA INDICAZIONI NAZIONALI

Roma, 17 apr – “Queste linee guida disegnano una scuola più povera, negli apprendimenti, nei concetti ma soprattutto più chiusa e più nazionalista. E’ una scuola dell’Ottocento,  che però deve insegnare ai ragazzi a interpretare un mondo che è invece molto più complesso e che è pieno di rapporti globali”. Così Elisabetta Piccolotti, deputata Alleanza Verdi e Sinistra, che ha promosso una conferenza stampa alla Camera in cui diciotto associazioni hanno manifestato il proprio dissenso rispetto alle Indicazioni nazionali del ministero dell’Istruzione e del merito. Tra le iniziative una lettera al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e un’altra agli editori di libri scolastici. “E’ ridicolo – aggiunge la deputata - che si dica che solo l’occidente conosca la storia, è pericoloso che si dica che la violenza di genere sia solo una patologia e non un fatto culturale. Insomma, sono linee guida inaccettabili e lo sono anche nel metodo: il ministro si è chiuso, non ascolta le decine e decine  di associazioni del mondo della scuola che stanno protestando e ha persino disegnato un questionario di consultazione in cui non è prevista l’opzione che serve a manifestare il proprio dissenso”, consultazione che si chiude proprio oggi. “Quindi – conclude Piccolotti - siamo davvero alla farsa: noi chiediamo che questo percorso si fermi, che le linee guida non entrino in vigore e che si apra a una riscrittura partecipata, che tenga conto anche della ricerca universitaria in materia di pedagogia e di didattica, che è stata completamente trascurata e inascoltata”. (PO / Roc) ////

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