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MINORI, TENERINI (FI): PDL PER SEMPLIFICARE E ACCELERAZIONI ADOZIONI

Roma, 17 apr – Semplificare le procedure di adozione nazionale e internazionali: è l’obiettivo di una proposta di legge presentata da Chiara Tenerini, deputata di Forza Italia, insieme alle colleghe Rossello e Marrocco, una proposta di legge “che cerca di snellire, uniformare e rendere più trasparente il percorso adottivo – spiega la stessa Tenerini - che sappiamo essere un percorso estremamente complicato per quelle famiglie e per quelle coppie che intendono intraprenderlo, ovviamente sempre nel rispetto della preminente tutela del minore, però nella necessità di riuscire a far convergere la necessità di questi bambini di essere tutelati e cresciuti dalla famiglia e la volontà di quelle famiglie che per qualche motivo affrontano questo percorso e spesso si ritrovano impantanate in una palude di attesa che sinceramente scoraggia e rende tutto molto complicato”. La proposta prevede tempi più rapidi in primo luogo “e soprattutto anche una uniformità di richieste, perché una coppia può fare richiesta di adozione al Tribunale dei minori del proprio territorio ma la legge consente di farlo anche presso tutti i Tribunali dei minori in Italia: fino a oggi la normativa prevedeva che ogni tribunale andasse un po’ random e anche la documentazione richiesta non fosse la stessa, non fosse omogena. Non siamo partiti di lì: avere un'informità di richiesta di documentazione, tempi più veloci da parte del Tribunale per emettere il decreto di accoglimento della domanda o più chiarezza nel caso di respingimento in modo da poter attuare i correttivi”. Inoltre, aggiunge Tenerini,  “una norma prevede che entro il 31 marzo di ogni anno il ministero della Giustizia sul proprio sito pubblichi un elenco con tutti i dati riferibili alla questione: i minori che sono da adottare, quelli adottati e le coppie che hanno fatto domanda. E non ultimo la possibilità da parte dei genitori adottanti, oppure del ragazzo, della ragazza, del bambino adottato negli anni, di poter conoscere lo stato di anamnesi della mamma che lo ha procreato: riteniamo che sia una questione di diritto di giustizia perché è importante avere la propria anamnesi familiare”.

(PO / Sis)

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