di Paolo Pagliaro
Sarà Genova la prossima tappa del pellegrinaggio laico che Sergio Mattarella compie ogni anno in occasione del 25 aprile, anniversario della Liberazione, e che in passato lo ha portato a Milano, Varallo, Carpi, e poi a Casoli, Vittorio Veneto, Acerra, Cuneo, Civitella in Val di Chiana. Sono i luoghi della Resistenza, rappresentano altrettante radici della Repubblica, al pari dei sacrari delle guerre di indipendenza, degli ossari di Asiago, del monte Grappa, del Pasubio, di Redipuglia, del monito offerto dai mausolei di El Alamein, dei caduti d’oltremare a Bari. Le riflessioni di Sergio Mattarella in occasione del 25 aprile sono ora raccolte in un libro intitolato “La nostra libertà”, edito da Interlinea con una nota di Gianfranco Astori e i link ai video dei discorsi tenuti nelle varie località.
Nell’ideale biblioteca del 25 aprile trovano posto diversi libri usciti in questi giorni. Per Solferino, Luigi Contu ha scritto “Domani sarà tardi”, che tra Roma e la Val Brembana racconta la storia romanzata ma non troppo di un fascista perbene salvato dai partigiani. Una storia per niente romanzata è invece quella di Ilio Barontini, comunista livornese incaricato dai servizi segreti francesi di organizzare le forze partigiane antifasciste in Abissinia. Missione compiuta e raccontata da Marco Ferrari in un libro che Laterza intitola “Il partigiano che divenne imperatore”. Si deve infine al Mulino e allo storico Paolo Pezzino un viaggio attraverso i luoghi della Resistenza. Prima tappa, Ventotene.