Roma, 24 apr - “Noi sudtirolesi abbiamo particolarmente sofferto sotto la dittatura fascista, perché i fascisti volevano costringerci a diventare italiani a tutti gli effetti, oppure andarcene: ci hanno vietato di parlare in tedesco, hanno cambiato i nomi delle nostre città, addirittura nei cimiteri hanno eliminato tutto quello che era tirolese. E pertanto questa liberazione del fascismo anche per noi ha un significato molto particolare. E con grande preoccupazione io vedo che un po’ le idee fasciste stanno tornando. Pertanto penso che questa giornata dev’essere un monito per difendere la libertà, la giustizia, la democrazia, contro queste forze che tirano in un'altra direzione”. Così la senatrice di Svp Julia Unterberger, in occasione della Festa della Liberazione che si celebra domani, 25 aprile. “Noi per fortuna da questa terra che ha sofferto tanto siamo diventati l’esempio per una coabitazione di due culture, di autonomia e di tutela delle minoranze, che potrebbe essere un esempio per tanti paesi al mondo per risolvere tanti conflitti – spiega Unterberger - E penso che abbiamo da dire qualcosa su questa giornata e sull'ideologia fascista che non accetta il diverso, perché questo è il concetto che sta sotto a tutto: tutto ciò che non è l'uomo bianco, eterosessuale e nella norma, tutto quello che è diverso in qualche modo viene ripudiato”. E tra questi “ovviamente le minoranze linguistiche, ma anche quelle sessuali, ma anche le donne, ma anche altre minoranze”. (PO / Sis)