di Paolo Pagliaro
Con una fiducia del 75%, Papa Francesco è stato, negli ultimi 12 anni, la figura sulla quale gli italiani hanno sempre fatto più affidamento: ben oltre la fede o la pratica religiosa. Il dato, rilevato da Demopolis, cresce all’83% tra i cattolici, ma raggiunge il 60% anche tra i non credenti o tra chi professa altre religioni. Più bassa è rimasta nell’ultimo decennio la fiducia degli italiani nella Chiesa, oggi al 44%, inferiore di oltre 30 punti rispetto alla percentuale di quanti si fidavano di Bergoglio.
Sono diversi i tratti distintivi che hanno caratterizzato il Pontificato: l’80% ricorda l’impegno di Francesco contro le guerre. Fino al suo ultimo giorno, nel messaggio di Pasqua con la denuncia sui troppi conflitti dimenticati e sulla “drammatica e ignobile situazione umanitaria a Gaza”. Il 66% sottolinea la costante attenzione del Papa per gli “ultimi” e per i più deboli, i poveri, i migranti... Quasi 6 su 10 ricordano di essere stati da subito conquistati dalla spontaneità delle parole e dei gesti di Francesco; la maggioranza assoluta non dimentica gli inviti costanti alla cura dell’ambiente per salvaguardare il futuro della terra.
L’Istituto diretto da Pietro Vento ha chiesto agli italiani quali gesti ed eventi di questi 12 anni sono rimasti impressi nella loro memoria: l’immagine più forte, per il 60%, è quella di Francesco, in piena pandemia nel 2020, in una piazza San Pietro deserta. Viene poi ricordata la scelta di effettuare il primo viaggio a Lampedusa, dopo la strage dei migranti. Tra le dimensioni più rilevanti e simboliche, più di 4 italiani su 10 segnalano la scelta di vivere nella foresteria di Santa Marta, rifiutando l’appartamento papale.