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INCIDENTI LAVORO, ANMIL: NEL 2024 OLTRE 589MILA, 1.090 MORTALI

Per celebrare la Festa del Lavoro, ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati ed Invalidi del Lavoro) pubblica il focus “Più ispezioni per la sicurezza nei luoghi di lavoro, perché questa giornata diventi davvero la festa dei lavoratori”, predisposto per l’occasione dal coordinatore dei Servizi Statistico-Informativi ANMIL, Franco D’Amico, che intende sottolineare l’importanza dell’azione di ispezione e controllo del lavoro, che si rivela assolutamente necessaria per la verifica della correttezza, da parte delle aziende, nell’adozione delle misure e dei dispositivi di sicurezza previsti dalle normative vigenti e per l’accertamento della presenza di eventuali irregolarità di natura amministrativa o addirittura penale. Come emerge dai dati pubblicati dall’INAIL, nel 2024 in Italia vi sono stati ben 589.571 infortuni sul lavoro totali (+0,7% se paragonati al 2023), mentre i casi mortali hanno coinvolto ben 1.090 lavoratori (+4,7% rispetto all’anno precedente). Per quanto riguarda, poi, le malattie professionali, si sono registrate nello stesso periodo 88.499 denunce (che sono aumentate del 21,6% rispetto al 2023). “Nonostante l’apprezzabile impegno comunicato lo scorso mese dal Direttore dell’INL (Ispettorato Nazionale del Lavoro) Danilo Papa - che ha previsto per l’anno in corso nuove unità ispettive che aumentano del 59% rispetto all’anno precedente - e che rappresenta, certamente, una prima risposta alle istanze dell’ANMIL, tuttavia riteniamo che il potenziamento non risulti ancora sufficiente a vigilare sui circa 5 milioni di aziende sparse su tutto il territorio nazionale e a soddisfare l’effettiva tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, garantendo la conformità ai requisiti tecnico-normativi necessari”, dichiara il presidente nazionale ANMIL, Antonio Di Bella augurando che la ricorrenza “sia un nuovo punto di partenza, affinché questo Primo Maggio diventi nel tempo davvero la Festa del Lavoro”. Dal recente “Rapporto annuale sulle attività di vigilanza” dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) emerge che la consistenza di ispettori in forza al 31 dicembre 2024 è pari a 4.585 unità di cui: 3.160 ispettori dell’INL, 761 ispettori dell’INPS, 182 ispettori dell’INAIL e 482 militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando Carabinieri per la Tutela del Lavoro. Nel corso del 2025 sono previste, inoltre, l’assunzione di un ulteriore contingente di 1.000 unità ispettive INL da adibire in particolare alla vigilanza in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, l’assunzione di un ulteriore contingente di circa 450 unità ispettive INPS e INAIL e l’integrazione di ulteriori 50 unità di personale militare dell’Arma dei Carabinieri. “Pur in cronica carenza di personale, gli Ispettori INL sono sempre riusciti, nel corso degli anni, a fornire un contributo sempre più importante alla causa della sicurezza sul lavoro, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo” sottolinea Franco D’Amico. Gli accessi in azienda da parte del personale ispettivo nel corso del 2024, infatti, sono stati 158.069, in crescita del 42% rispetto a quelli effettuati nell’anno precedente (che erano stati 111.281). I settori di attività in cui si è registrato l’incremento più elevato di attività ispettive sono, nell’ordine: Edilizia (+73% rispetto al 2023), Industria (+69%), Terziario (+49%) e Agricoltura (+8%).

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