Roma, 13 mag - “C’è chi quell'esclusione, quella discriminazione” subita dagli emigranti italiani “poi ha deciso di farla passare ad altri, perché magari intimorito di perdere quel poco che faticosamente aveva costruito, si sente minacciato da chi prende la valigia per ultimo e si mette in viaggio per ultimo. Io penso che queste testimonianze, queste immagini d'archivio di questo documentario siano veramente un racconto oggi fondamentale nell'Italia che siamo: perché è vero, noi forse i nuovi immigrati non sono più abituati a definirsi, a essere definiti o autodefinirsi come classe operaia, però vedo dei germogli di ricostruzione di un’evidenza collettiva”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, in occasione della proiezione del documentario “La trasformazione della classe operaia in stranieri” del regista svizzero Samir alla Camera. “Ero qualche giorno fa a Forlì, eravamo con un'ottantina di lavoratori e lavoratrici stranieri che hanno scioperato da precari. Pensate che cosa hanno rischiato: hanno scioperato da precari insieme ai sindacalisti italiani per ottenere la loro stabilizzazione. E l'hanno ottenuta. E quando li abbiamo incontrati ci hanno detto una cosa molto forte, ci hanno raccontato il sogno che li ha portati in Italia per costruire una vita migliore, e qual è stato lo shock invece a subire sfruttamento e negazione di diritti e bassi salari. Ma ci hanno anche raccontato che proprio in quell'abbraccio collettivo del non farsi la guerra a vicenda, ma di mettersi insieme per rivendicare il proprio diritto come lavoratore e di farlo insieme. In questa lotta fatta insieme abbiamo visto con la solidarietà dei lavoratori delle altre aziende, a solidarietà delle istituzioni del territorio, e abbiamo visto finalmente un'altra Italia”.
(PO / Sis)
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